I Giovedì della Poesia: “Il Viaggiatore” di Bruno Guidotti

Disegno di Bruno Guidotti

Il viaggiatore

Verso l’alba lontana, s’andavano della notte lente le ore.

Aprii al mio desiderio di andare l’ultima porta,

ed una improvvisa folata di vento colpì la mia faccia,

invano lo sguardo scrutò il vasto buio d’attorno.

Nella sacca misi del pane, dell’acqua, e questo bastava,

poi vi aggiunsi il necessario coraggio.

Indossato ch’ebbi il consunto pastrano, impugnai

il bastone d’olivo, ed iniziai il mio viaggio avviandomi

verso quegli orizzonti lontani: ammonenti, austeri, severi,

ma io i timori ignorai, e ai miei passi tesi la mano.

Vidi il mare, e mi soffermai ad ascoltarne i profondi respiri.

Percorsi le grandi pianure, e mi deliziai dei grandi silenzi.

Affrontai erte salite, vertiginose discese, ciglioni impossibili

di mulattiere strette in ardui tornanti, ed ivi conobbi il timore.

Il cielo era sopra di me, ed io ne percepivo gli sguardi,

ora amorevoli, ora severi, ma sempre ostinati e presenti,

e a lui mi affidavo con fiducia nei momenti più bui chiedendo

consigli, e lui mi ridava il coraggio, la certezza, ed io riattendevo

la luce del giorno per tornare al mio viaggio senza avere una méta.

La sacca fardello prezioso, intanto con il passare degli anni,

aumentava sempre di peso, obbligandomi a lunghi rifiati,

fin quando con scelta sofferta, decisi di liberarmi del necessario

coraggio, che con il pane e con l’acqua m’avevo portato.

Tosto ch’ebbi dalla sacca tratto il coraggio, s’alleviò di  molto

quel peso, ma venni da timori e incertezze afferrato.

Ora, nel nulla assoluto del tempo, la voglia di andare stanca si è arresa,

e alla terra la mente distende le membra, alla sacca la testa appoggiando.

.

6 thoughts on “I Giovedì della Poesia: “Il Viaggiatore” di Bruno Guidotti

  1. Un viaggio lontano portando una sacca con pane ed acqua e tanto coraggio sotto un cielo pieno di stelle.E ‘lungo il cammino impervio ma il viaggiatore va avanti sin quando il coraggio non viene meno e la stanchezza si fa sentire allora si accascia a terra poggiando il suo capo sulla sacca il viaggio è finito.
    Bella metafora che mi porta a pensare al viaggio della vita….i miei sinceri apprezzamenti al valente poeta

  2. Molto bello il disegno, appassionante il tema e il contenuto, peccato sia appesantito da un eccesso retorico, qualche aggettivo di troppo ne rallenta il fluire. Quasi una canzone.

  3. Bella Questa Poesia Che Narra Della Voglia di.un Qualsiasi Abitante Della Terra , Che ispirato , Si Chiude Alle Spalle L ‘ Uscio Della Sua Modesta Dimora , Per Andare Alla Ricerca Di Nuove Opportunità , Nuovi Orizzonti Che Dio Solo Sa . Molto Bello Anche il Disegno Che Raffigura il Protagonista Di Questa Misteriosa Avventura . Bravo Bruno .

  4. Leggendo il titolo pensavo di trovarmi di fronte ad una comune avventura di viaggio. Ma mi sono ben presto accorto che il viaggiatore non è altro che ciascuno di noi che affronta in modo poetico e profetico il mistero della vita. Tutto nasce nel buio di una notte oscura in cui una folata di vento vitale anima il viaggiatore, che inizia il suo viaggio con scarse risorse ma ricco di coraggio e intelligenza. La sacca delle sue conoscenze si riempe fino a che diventa talmente pesante e il viaggiatore deve abbandonare il coraggio animatore del suo viaggio ed è costretto a distendere le sue stanche membra nel grembo di madre terra e tornare nel buio del nulla.

  5. Descrizione eccellente del Guidotti di questo viaggio immaginario che il viandante della nostra poesia comincia a percorrere. È un viaggio tra mare pianure e montagne con un filo conduttore un grande silenzio. Il viaggiatore. Della nostra storia nei momenti più bui si affida ora amorevoli ora severi del cielo che lo sovrasta. Alla fine del pellegrinare il nostro viaggiatore si stanca e si distende appoggiandosi con la testa con la sua sacca.Penso che per l’ artista vada a pennello la frase che dice:un poeta è un uomo che mette una scala su una stella e vi sale mentre suona un violino. Complimenti a Bruno Guidotti

  6. Testo di movimento antico in una descrizione accurata di grande impatto visivo del viaggiatore attraverso i vari stadi della vita.
    Desiderio di intraprendere un viaggio ben espresso dall’autore in un cerimoniale di oggetti che unitamente al senso di libertà rendono intenso questo viaggio.
    Un passaggio che inizia con la voglia la perseveranza di poter intraprendere un nuovo
    sogno che ha fine col sopraggiungere
    della fine della giovinezza. Molto apprezzato!

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