Governo mani di forbici: ancora tagli per le amministrazioni pubbliche

Si chiama Decreto Legge 78/2010, ma è meglio conosciuto come decreto sui tagli e contiene la manovra economica del Governo. Sono 56 articoli e risparmiano ben poche categorie: congelati gli stipendi pubblici per 4 anni (fino al 2013 i dipendenti pubblici non avranno nessun aumento, nemmeno  quelli dovuti all’inflazione), pensioni e turn over bloccati, tagli alla cultura, controllo da parte dello stato sulle fondazioni bancarie, via 45 mila docenti dalle scuole. Sono queste alcune delle conseguenze. Si tratta di un decreto-legge e non un decreto legislativo, il che significa che diverrà legge a tutti gli effetti solo se il Parlamento lo convertirà in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione.

Il DL 78 ha messo un freno anche alle assunzioni negli enti pubblici, bloccando quindi i concorsi. E’ di qualche giorno fa notizia di un concorso comunale in Sardegna “sospeso momentaneamente” dalla commissione concorso e dal responsabile del servizio personale “alla luce del D.L. 78/2010 che prevede delle limitazioni alle assunzioni del personale”. Ecco quindi che gli effetti non riguardano solo chi ha un suo lavoro da tenersi stretto, ma penalizzano anche chi purtroppo non ce lo ha ancora, e si vede tolta perfino la possibilità di provare a trovarlo. C’è da aggiungere pero che bloccare un concorso in corso è il male minore visto che ci sono stati casi, sempre in Sardegna, in cui sono stati individuati addirittura i vincitori ma non sono stati assunti perché una norma emanata prima che venisse bandito il concorso prevedeva il blocco delle assunzioni.

Veronica Atzei

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