Gli interventi di accoglienza dei migranti a Borgo San Lorenzo (FI)
“Crediamo che l’accoglienza sia fondamentale ma che debba seguire determinati processi e forme chiare. Il modello toscano, fatto di un’accoglienza diffusa, a piccoli gruppi, adeguatamente seguiti da personale qualificato, è un modello che reputiamo vincente e da perseguire anche nei momenti di ‘emergenza’. E che tali misure debbano essere concordate e programmate con le Amministrazioni Locali, per evitare che tali inserimenti provochino tensioni o vadano a inficiare una reale integrazione.” Spiegano così i responsabili del Progetto Accoglienza il loro punto di vista sui metodi possibili di accoglienza e integrazione, nella discussione sorta all’indomani del nuovo bando SPRAR.
L’Associazione Progetto Accoglienza opera in Mugello nel settore dell’immigrazione dal 1992. Da sempre la filosofia di intervento è stata quella del coinvolgimento degli enti pubblici a vari livelli, nella convinzione che questi siano attori fondamentali nei processi di accoglienza e integrazione. Solo così si può realizzare un sistema efficace che tenga conto dei bisogni dei migranti (nei confronti dei quali come cittadini abbiamo un dovere di accoglienza) ma anche un sistema che contemporaneamente attivi quei potenziamenti dei servizi necessari a dare compiute risposte a tutti i cittadini.
“Inoltre, riprendono i responsabili, pensiamo che l’accoglienza diffusa sia un’idea vincente nella misura in cui sia supportata da una distribuzione equa ed effettiva su tutto il territorio regionale insieme a concreti rafforzamenti dei servizi sociosanitari di base oltre a quelli legati all’istruzione e all’educazione degli adulti. Costruire una rete istituzionale sul territorio (come ad esempio il lungimirante Tavolo dell’Immigrazione costituito dalla Società della Salute) è indispensabile per garantire una distribuzione razionale che eviti i grandi concentramenti numerici di migranti e che pianifichi un intervento efficace.”
Fare accoglienza non è solo dare un tetto provvisorio alle persone ma anche conoscere le loro storie, lenire profonde ferite di esilio e sofferenza, accompagnare ai servizi legali e sanitari del territorio, spiegare le complessità della nostra società a chi proviene da sistemi di vita completamente differenti, dare gli strumenti per ricostruire la propria autonomia e la propria dignità per quando i migranti usciranno dalla fase dell’accoglienza.
L’Associazione mugellana ritiene che sia estremamente difficile avere un’attenzione sufficiente alle singole persone in centri con grandi numeri, dove l’accoglienza rischia di ridursi ad una mera erogazione di servizi che non produce risultati sulla lunga distanza. “Anche nella partecipazione all’allargamento del bando SPRAR, concludono, abbiamo tenuto conto di queste convinzioni che caratterizzano il nostro modo di lavorare, pensando a strutture di accoglienza dove inserire numeri contenuti di ospiti.”
Posizione sulla cui linea è anche il presidente dell’Unione Montana dei Comuni, Federico Ignesti.
“Riteniamo importante che il Mugello sia parte attiva e non passiva dell’accoglienza dei migranti, dice Ignesti. Tali progetti vanno però governati e non si possono subire decisioni del Ministero o di altri organismi, che possono portare a dei cortocircuiti per le Amministrazioni Locali ed i cittadini. Quello che chiediamo è che, parallelamente all’accoglienza coloro che sono deputati a farlo, svolgano rapidamente le verifiche necessarie per capire chi ha diritto e chi meno di essere ospitato. Da parte nostra c’è sensibilità e attenzione, conclude, e volontà di confrontarsi con chi opera in questo settore ed è disponibile a dialogare.”
I numeri dell’Associazione Progetto Accoglienza:
Casa d’accoglienza “Madre dei Semplici”, aperta da gennaio 1993 in località Senni:
74 famiglie per un totale di 221 persone di cui:
95 bambini
58 uomini
68 donne
37 famiglie rimaste sul territorio
27 famiglie uscite dal Mugello
7 abbandoni
3 famiglie attualmente in accoglienza
Casa d’accoglienza “Verso Sud”, aperta da ottobre 2004 presso il Villaggio La Brocchi:
48 famiglie per un totale di 175 persone di cui:
80 bambini
45 uomini
50 donne
11 famiglie rimaste sul territorio
15 famiglie uscite dal Mugello
14 abbandoni
7 famiglie attualmente in accoglienza
Casa d’accoglienza “Verso Nord”, aperta da settembre 2015 a Mucciano:
31 uomini single
6 abbandoni
1 trasferimento in comunità per minori
1 trasferimento in progetto SPRAR
33 Paesi di provenienza
Afghanistan, Albania, Argentina, Armenia, Bosnia, Cile, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Eritrea, Etiopia, Gambia, Ghana, Guinea, India, Iraq, Kosovo, Libano, Macedonia, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Perù, Romania, Russia, Senegal, Serbia, Siria, Somalia, Sri Lanka, Turchia, Yemen
Fonte Associazione Progetto Accoglienza