Gli anni indimenticabili del cinema a Tirrenia, nella docufiction”L’Albergo del cinema”che sarà presentata Il 3 settembre al Golf Club di Tirrenia

Una regia al Pisorno

A cura della Pro loco Litorale Pisano, il 3 settembre al Golf Club di Tirrenia alle ore 20:00 circa, sarà presentato la docufiction “L’albergo del cinema”, realizzata da Alberto Iorio e Letizia Teglia, allievi del corso di montaggio tenuto da Lorenzo Garzella presso l’università di Pisa, su soggetto e sceneggiatura di Roberto Sonnini: un filmato che vuole documentare un “dietro le quinte” del cinema italiano degli anni Trenta, ricorrendo anche a un insospettabile materiale documentario. 

Oggetto de “L’Albergo del cinema” sono i primi anni di attività degli stabilimenti Pisorno di Tirrenia, al tempo in cui il fondatore Giovacchino Forzano – figura di punta della cultura del tempo – pensò di potersi inserire autorevolmente nel progetto di rilancio del cinema italiano avviato dal regime fascista. Il tentativo sostanzialmente fallì, ma in quegli anni – dal 1934 al 1943 – il litorale di Pisa divenne in effetti un importante crocevia per gli uomini e le donne del cinema italiano.       

Tirrenia- Hotel Vittoria

L’imprevedibile fonte documentaria di cui si avvale il docu-fiction è il registro degli ospiti per gli anni 1936 e 1937 dell’albergo Vittoria, il primo hotel apparso a Tirrenia durante l’avventura cinematografica di Forzano. Nel registro, un grosso volume dalla copertina verde bordata di tela grigia, sono annotati i nomi degli ospiti, con l’aggiunta di molteplici dettagli come la presenza ai pasti, cibi e bevande, i vari servizi extra richiesti. Redatto allora a fini utilitari (il conto finale da presentare all’ospite) dalla giovane e graziosa proprietaria Vittoria Ging, il registro si legge oggi come una puntuale, a volte persino indiscreta, testimonianza della vita in albergo di tanti personaggi, noti e meno noti, del cinema del tempo; piccole testimonianze del vissuto quotidiano che pure arricchiscono la conoscenza degli artisti ospiti, consentendo persino riferimenti alle vicende d’Italia, negli anni del maggior consenso al fascismo.      

Attraverso Vittoria e il suo registro, leggibile oggi come una sorta di diario privato di due suoi particolarissimi anni, Il filo della narrazione de “L’albergo del cinema” si stende dunque lungo l’arco di due anni di attività degli stabilimenti Pisorno, nel corso dei quali si alternano in albergo Vittorio de Sica, la splendida Alida Valli, l’iconico Amedeo Nazzari, Gino Cervi, i due grandi del teatro Edoardo e Peppino de Filippo, e poi Luisa Ferida dall’infelice destino, l’incontenibile Assia Noris, Paola Borboni, ostile al regime, e tanti altri. Anche loro, i grandi protagonisti del nostro cinema d’anteguerra e non solo, potranno essere rivisti all’interno del filmato, nelle diverse sequenze tratte dai film girati a Tirrenia nel biennio 1936/37.

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