Firenze: La natura è di Moda

Tessuti-muschio, ecopelli-corteccia ed effetto marmo nelle collezioni ideate
dagli studenti di Accademia Italiana

Al via oggi le riprese del fashion film che vedrà protagonisti gli outfit realizzati dai laureandi
in Fashion Design, indossati dai ballerini della Compagnia Opus Ballet. In una Firenze wild,
tra alberi secolari, atmosfere notturne e richiami fantasy

Organza ricamata effetto muschio, pelle ecologica modellata con il calore per assomigliare al legno, fiori di metallo, lavorazioni artigianali in grado di conferire un effetto tridimensionale o marmorizzato: la Natura guida le collezioni degli studenti di Accademia Italiana, non solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ma anche come ispirazione estetica. Prendono il via oggi le riprese del fashion film che racchiuderà le tendenze individuate dai laureandi nel corso di Fashion Design: 36 allievi che hanno ideato e realizzato interamente a mano una vera e propria collezione.

Gli outfit saranno protagonisti di un film, indossati dai ballerini della Compagnia Opus Ballet, diretti dal coreografo Jari Boldrini in una serie di suggestive performance, ambientate in una Firenze wild, tra alberi secolari, atmosfere notturne e richiami fantasy. Dietro la macchina da presa Mirror Production, studio con all’attivo collaborazioni con brand rappresentativi del Made in Italy, quali Ferrari e Bottega Veneta. Una produzione originale studiata per raccontare il frutto di un anno di studio particolarmente sfidante, con la pandemia in corso, che però non ha fermato né le lezioni né i laboratori in presenza nelle aule dell’Accademia Italiana.

Gli studenti hanno lavorato molto sulla manipolazione dei tessuti, attraverso stampe, ricami, colorature ecologiche, effetti patchwork. La sostenibilità ha guidato anche la scelta dei materiali: stoffe di scarto sono state mixate a tessuti etnici autentici del Ghana, tute da sub sono state smontate e riassemblate in capi originali, calze riciclate ed elementi metallici provenienti da lattine e tappi di bottiglie sono stati trasformati in elementi couture.

Altro filo conduttore riscontrabile nelle collezioni, create con la supervisione creativa di Marco De’ Micheli, capo dipartimento del corso di laurea, e quella sartoriale di Cecilia Rinaldi, docente di sartoria e campionario la fluidità di genere: bustier da uomo, pezzi sportivi pensati per essere indossati sia da lui che da lei, capi intercambiabili.

Quattro le macro tendenze individuabili: natura, sartorialist, street, geometrie. Quattro mood che andranno a dialogare con tre diverse location fiorentine: il refettorio di Santa Maria Novella, esempio di stile tardo gotico rinascimentale fiorentino, che sarà invaso nottetempo da geometrie e capi urban; Palazzo Bargagli, sede dell’Accademia Italiana con spettacolare altana vista lungarni; il lussureggiante Parco del Bobolino, pronto a trasformarsi in set dagli accenti dark, per ospitare outfit dal carattere sofisticato. Fulcro delle riprese l’albero dei cornuti, nomignolo curioso che individua un secolare cedro della California, recentemente messo sotto tutela dall’Assessorato all’ambiente del Comune di Firenze.

“Siamo particolarmente orgogliosi quest’anno di poter offrire ai nostri giovani talenti un’opportunità nuova per mettere in luce il prodotto del proprio percorso di studi. Come Accademia Italiana – dichiara il fondatore Vincenzo Giubba – portiamo avanti la ricerca dell’eccellenza e un costante dialogo con il territorio”.

“Un progetto che mette insieme arte, produzioni artigianali e valorizzazione del nostro patrimonio arboreo – dichiara l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re -. Un’occasione anche per rilanciare gli alberi monumentali fiorentini per i quali abbiamo avviato il percorso di inserimento nelle liste nazionali attraverso la Regione Toscana: aver ambientato le riprese attorno a questi protagonisti verdi della nostra città conferma quanto questi esemplari siano ormai entrati nel patrimonio collettivo come opere d’arte naturali da difendere e valorizzare, anche in chiave di una ripartenza che dovrà necessariamente parlare il linguaggio della sostenibilità”.

“Trentasei abiti fatti a mano a Firenze da ragazzi provenienti da tutta Italia sono la metafora di ciò che questa città rappresenta: un artigianato sostenibile che guarda al futuro. Questa è Accademia Italiana e questi sono i contenuti che saranno condensati in un film, grazie alla collaborazione con Mirror, una delle realtà più interessanti per l’interazione tra cinema e moda”, aggiunge Alessandro Colombo, Managing Director AD Education Italia.

Le riprese si concentreranno in 48 ore: due giorni e due notti a tra venerdì 28 e sabato 29 maggio. Il film sarà poi proiettato durante la Settimana della Moda di Firenze, a fine giugno, e disponibile online sui canali social e sul sito di Accademia Italiana www.accademiaitaliana.com .

Accademia Italiana, Istituto di Alta Formazione dalla forte vocazione internazionale con sede a Firenze e Roma, è, dal 1984, punto di riferimento nella formazione per le industrie creative della moda, del design, della comunicazione visiva e della fotografia. Nel giugno 2020 entra a far parte del Gruppo AD Education, network internazionale specializzato nell’alta formazione per le discipline creative ed artistiche che riunisce 14 scuole e 40 campus in Francia, Italia, Spagna e Germania per un totale di oltre 10.000 studenti. Grazie a un corpo docenti costituito da affermati professionisti del settore, AI combina formazione teorica e attività pratica e laboratoriale, offrendo inoltre la possibilità di seguire le lezioni in doppia lingua, italiano/inglese. Oggi l’offerta formativa si compone di corsi di laurea triennale (accreditati dal MIUR nel 2012) – in Fashion Design, Design, Fotografia, Graphic Design e Design del Gioiello – oltre a sei nuovi bienni specialistici, legalmente riconosciuti dal MUR alla fine del 2019 – Fashion textile design, Fashion design and management, Interior Design, Product Design, Graphic Design, Fotografia. L’ampliamento della proposta di studi, consolida una storia importante che ha visto passare nelle aule dell’istituto grandi nomi della creatività internazionale quali Vivienne Westwood, Oliviero Toscani, Rik Owens, Carla Fendi, Alessandro Mendini, Domenico Guzzini, Brunello Cucinelli e molti altri.

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