Esclusiva, l’amica della mamma di Ascoli: Katia ha bisogno di aiuto!

 Katia Reginella” la mamma di Ascoli“, la donna alla quale sono stati tolti i due figli, un maschio ed una femmina, per maltrattamenti (uno è invalido per una caduta avvenuta quando aveva pochi giorni. La bambina soffre di disturbi alla vista e al linguaggio, conseguenza di «scuotimenti» subiti nella primissima infanzia) e che afferma di avere ucciso il terzo, il piccolo Jason, non è nativa della cittadina marchigiana, bensì di un paese abruzzese. A Nereto abbiamo incontrato Giuseppina M. che l’ha conosciuta fin da quando era bambina. “Quanti anni ha adesso Katia?”- Ora 24, è un po’ più piccola di me.- “Conosceva da molto tempo Danny Pruscino?” . Da quando aveva 16 anni e fu cacciata di casa dal padre Vittorio che non voleva si fidanzasse con lui.- “Perché il padre non voleva?”- Per lui Danny era un tipo poco raccomandabile non gli piaceva e nemmeno la sua famiglia.- “Katia che persona è?”- E’ una ragazza con dei problemi psicologici, bisognava intervenire quando era il momento.- “E invece non è stata aiutata?”- No. Le hanno voltato tutti le spalle.- “Quali problemi aveva Katia ce li può descrivere?” – Sì, quando era piccolina ha subito violenze a casa, sia fisiche che di altro tipo…mi capisce. Si parla di violenza carnale  da parte del fratello e del padre quando aveva 9 anni, sembra che in tal senso ci sia anche una denuncia. So che dopo la morte del padre lei ha cercato di tornare a casa, ma il fratello non l’ha voluta, ce l’aveva a morte con lei. Katia alle elementari era una bambina che non aveva amici, stava sempre da sola, non riusciva a socializzare. In famiglia c’erano molti problemi, questo lo sapevamo tutti. Il padre era un gran lavoratore ma era violento, picchiava la moglie e i figli, del resto anche i fratelli di Katia erano violenti. Katia prendeva botte da tutti.- “Quanti fratelli ha Katia?” – Due fratelli carnali e due fratellastri, ma i fratellastri stanno in Svizzera e non hanno mai vissuto con Katia, sono figli del primo matrimonio del padre.- “Katia ha incontrato Danny, lui è di Nereto?” – Sì, mentre Katia ha abitato ad Alba Adriatica, a Corropoli e poi a Folignano.- ” Per come conosce Katia crede che i bambini le siano stati tolti davvero per colpa sua? E’ possibile poi che abbia ucciso Jason, che peraltro non è figlio del Pruscino ma di una relazione avuta da Katia con un ragazzo più giovane? – So che lei è venuta a Nereto, dopo che le hanno tolto la bambina, la seconda, è venuta a parlare con una parente e le ha chiesto dei soldi per pagare un avvocato e riprendersi i bambini. La parente si è rifiutata di darle del denaro per vari motivi.- “Quindi Katia vuol bene ai suoi figli?”- Non posso rispondere a questo, ma per come la vedo io è Katia ancora una bambina, ha bisogno di aiuto lei stessa, tutti le hanno voltato le spalle. Dopo che lei è andata via di casa, è morto il padre, lei è venuta al funerale insieme al suo ragazzo, ma il fratello voleva cacciarla via. Il fratello è stato richiamato da un parente e allora Katia è potuta restare. Lei cercava aiuto, voleva almeno quello della madre, ma la madre poteva andare a trovarla solo di nascosto dai figli maschi che picchiavano anche lei e so che andava anche la nonna materna. E le davano dei soldi, ma non era sufficiente. Lei aveva bisogno di aiuti diversi, di medici.- “La situazione di oggi, l’ammissione di Katia di aver ucciso il figlioletto Jason, mentre Danny afferma di non sapere nulla, cosa le fa pensare?” – Visto l’episodio avvenuto anni fa, nel quale Katia è venuta a Nereto per trovare un sostegno economico e riavere i suoi figli, non posso credere che abbia ammazzato questo bambino così, si erano anche sposati con Danny in giugno, per avere una famiglia “normale” e dare il cognome a Jason, perciò l’unica cosa che mi viene in mente è che lei abbia macchinato tutto per nascondere il figlio, magari in Svizzera e non farselo togliere, perché le stavano dietro gli assistenti sociali .-

Francesca Lippi
Dir. resp.
 
 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *