Esclusiva: corse clandestine a Palermo, il racconto di un testimone

 

Dopo l’incidente con tanto di cavallo morto (marzo) di cui il nostro giornale ha dato notizia, e i sit-in di protesta (sabato 16 aprile), continuano indisturbati gli strani fenomeni equestri di via Ernesto Basile, arteria stradale molto importante e trafficata di Palermo, che costeggia l’università. F.L. (preferisce rimanere anonimo), percorre via Ernesto Basile ogni giorno, e ha raccontato a ilmiogiornale.org in cosa si è imbattuto mercoledì 20 aprile, intorno alle 19.15. «Percorrendo in moto via Ernesto Basile, provenendo dalla statale Palermo-Sciacca e procedendo in direzione centro città» spiega, «ho notato due ragazzi in scooter, che tenevano per le briglie un cavallo al galoppo, facendogli prendere una notevole velocità, favoriti dalla discesa del ponte di viale Regione Siciliana. Arrivato al primo semaforo, all’altezza del rione “Medaglie d’Oro”, mi accorgo anche della presenza di un calesse trascinato da un altro cavallo, attorniato da una dozzina di scooter. Al verde del semaforo parte il calesse, e il cavallo viene selvaggiamente frustato dal fantino e preso a calci da alcuni scooteristi che lo affiancano. Molti motorini, nel frattempo, rimangono fermi al semaforo, non permettendo al traffico di fluire se non da una piccola porzione della corsia laterale, per fare guadagnare ‘pista’ al calesse. All’altezza di Villa Carmelo Raiti, è ormai evidente che il cavallo, imbizzarrito, trascina il calesse senza sapere arrestare la sua corsa. Il fantino tira le briglie con decisione, e il cavallo stramazza a terra, (non sono riuscito ad accertarmi della gravità delle condizioni dell’animale) al centro della corsia, rimanendo immobile e bloccando nuovamente il traffico. Allarmato dal caos, procedo lungo il tragitto scorgendo in lontananza una camionetta della polizia municipale. Denuncio, insieme ad altri passanti, l’accaduto, ma non saprei dire come si siano svolti i fatti successivi». Non abbiamo ulteriori informazioni su eventuali controlli, fermi e denunce dell’accaduto, ma ci auguriamo che chi di dovere vigili su questi avvenimenti sempre più frequenti, che sembrano allenamenti e prove generali di ciò che accade durante la notte.

 

Andrea Anastasi

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