E…se non ci fossero stati i Referendum, l’Italia oggi come sarebbe?

Che Paese sarebbe, oggi, il nostro se non ci fossero stati i referendum: avete provato a pensarci?
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Partiamo dal fatto che l’Italia, da quando è diventata una Repubblica ha avuto 78 referendum, in molti dei quali le persone hanno votato praticamente in massa. Alcuni referendum, come quello del maggio 1974 hanno consentito di mantenere la legge sul divorzio, la Fortuna- Baslini, quella sull’aborto, la 194, hanno detto NO al nucleare e consentito l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Scelte importanti, fatte tutte esclusivamente dai cittadini , senza mediatori di sorta.
Ma dagli anni ”90 qualcosa è cambiato. La grande partecipazione ai referendum è sempre più scemata e spesso i cittadini preferiscono occuparsi di altre cose ed ignorare il voto referendario.
Peccato. Perché questo è l’unico e più potente strumento per fare politica. In modo diretto e democratico.
Anche perché, come già abbiamo notato, la politica, a volte vuole il fallimento di questo mezzo potente in mano al popolo che può decidere, con il voto, e dare una svolta, ribaltando certe leggi.
Siamo sicuri che a tutti noi interessa partecipare al cambiamento utilizzando questa risorsa altamente democratica? Se la risposta è sì, allora l’8 e il 9 giugno andiamo a votare. (F.L.)