“I concerti dei quartetti della liuteria toscana” a Firenze

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liutoUndici concerti da ottobre a dicembre a Firenze (inaugurazione sabato 14 ottobre ore 21 al Conservatorio Cherubini, ingresso libero), per celebrare la liuteria toscana, arte che affonda le radici nei secoli e che ancora oggi rappresenta un’eccellenza del territorio. Nascono così “I concerti dei quartetti della liuteria toscana” con strumenti realizzati da maestri quali Ettore e Luigi Cavallini, Guido Maraviglia, Paolo Vettori, Paolo Sorgentone e Michele Mecatti, Dario e Carlo Vettori, Ovidio Giarelli, Igino Sderci. La rassegna è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dall’Orchestra da Camera Fiorentina in collaborazione con l’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte, ha il patrocinio di Ministero per i beni e le attività Culturali, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze ed è stata presentata stamani dal  Direttore artistico del ciclo Giuseppe Lanzetta; dal Direttore della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori, dai liutai Paolo Sorgentone e Carlo Vettori (nella loro bottega è avvenuta la conferenza stampa) e da altri maestri fiorentini e toscani.

Sono strumenti preziosi che, per l’occasione, saranno affidati a formazioni composte da nomi noti e giovani talenti provenienti dalle principali orchestre e dagli istituti di alta formazione musicale della Toscana. Alcuni di questi strumenti, di valore storico, sono stati restaurati proprio la rassegna e risuoneranno per la prima volta dopo decenni. Tutti concerti saranno introdotti da un breve video dedicato al prezioso lavoro dei liutai toscani, ideato da Gaia Giannangeli e realizzato da Juri Ciani per l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte. Sono state coinvolte le più importanti istituzioni musicali del territorio quali il Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra da Camera Fiorentina, l’Orchestra di Toscana Classica, l’Associazione Giovanile Musicale (A.Gi.Mus.) di Firenze, la Scuola di Musica di Fiesole, il Conservatorio Luigi Cherubini, il Liceo musicale Dante di Firenze e il Crazy Quartet che si esibiranno in scenari ricchi di storia come il Palagio dell’Arte della Lana, il Museo di Orsanmichele, il Cenacolo della Basilica di Santa Croce, Palazzo Medici Riccardi, Palazzo Vecchio, Villa Bardini e in altri spazi della città.

L’iniziativa vuole valorizzare la musica e l’artigianato artistico fiorentino e consentire alla cittadinanza di riscoprire un patrimonio di competenze talvolta sottovalutato o ignorato, ma che ha una lunga e prestigiosa tradizione a Firenze e in Toscana. Anche Dante cita un liutaio nella Divina Commedia.

La realizzazione di un “quartetto d’archi”, cioè di strumenti destinati a suonare insieme che abbiano una coerenza sia sotto il profilo estetico sia in quello acustico, rappresenta il punto più alto nella produzione di ogni liutaio. Sfida ambiziosa a cui si arriva di solito in età matura, dopo aver messo da parte del legno considerato particolarmente adatto. Il primo passo per un “quartetto” è infatti il materiale. E poi la sfida più ambiziosa: riuscire a dare una omogeneità timbrica, una “voce” sola ai quattro strumenti: che poi è l’obbiettivo di ogni gruppo di musica da camera.

“È forse la prima volta – ha dichiarato il maestro Giuseppe Lanzetta – che il pubblico ha l’occasione di conoscere e apprezzare la grande tradizione liutaia della città, che nulla ha da invidiare a quella rinomata di Cremona. È motivo di particolare orgoglio, poi, potere presentare dei Quartetti costruiti dallo stesso Liutaio, cosa non comune, e presentare giovani artisti e professionisti provenienti da tutte le istituzioni musicali di produzione e di formazione della città di Firenze, unite magicamente insieme in un unico cartellone, evenienza anche questa abbastanza rara, escludendo momenti del’anno come estate Fiorentina e String City. Mi auguro sia un buon auspicio a continuare in forma di coinvolgimento e questa volta oltre alla musica si può apprezzare il lavoro manuale artigianale ed estetico di una grande tradizione che si tramanda, in alcuni casi da generazioni’’.

Secondo Gabriele Gori, Direttore Generale Fondazione CR Firenze “Questo progetto rappresenta la sintesi di alcuni degli obiettivi principali di Fondazione CR Firenze. Un perfetto accordo tra promozione culturale, grazie al sostegno delle arti musicali, recupero del patrimonio storico artistico, con la manutenzione e il restauro di antichi strumenti musicali, la valorizzazione del tessuto produttivo del territorio, grazie alla esaltazione di un mestiere antico eppure attualissimo come quello del liutaio”.

L’ Associazione Osservatorio Mestieri d’Arte ha sottolineato che ‘’’è fondamentale che l’arte della liuteria trovasse un suo spazio naturale nel palinsesto delle serate dedicate ai Quartetti della Liuteria Toscana. Per questo motivo abbiamo voluto registrare un video che precederà ogni evento musicale e che inserisce nel filo narrativo la professione del liutaio, figura che incarna al contempo la manualità dell’artigiano, la competenza del musicista, la memoria storica del fine restauratore”.

Il primo appuntamento è sabato 14 ottobre alle ore 21 nella Sala del Buonumore del Conservatorio Luigi Cherubini, Piazza delle Belle Arti 2. Ingresso libero. Il Quartetto Domino – nato in seno allo stesso conservatorio – proporrà musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Schubert, utilizzando violino e violoncello creati nell’Ottocento dal maestro liutaio Luigi Cavallini, e violino e viola realizzati dal nipote Ettore nella prima metà del Novecento.

 

Il programma della rassegna “I concerti dei quartetti della liuteria toscana” [file .pdf]

 

Fonte Ufficio stampa – Riccardo Galli e Marco Mannucci

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