Celebrazione della “Giornata della Dante”

pubblico che assiste a un evento

Lettura di Canti danteschi e premiazione di un Concorso letterario ad opera di molti studenti della Scuola primaria, secondaria e del Liceo, ma anche  presentazione del Gruppo Giovanile del Comitato Dante Torino.

di Ernesto Bodini
(giornalista e critico letterario)

relatori di un convegnoCon una eloquente e magistrale “rievocazione” di alcuni Canti del sommo poeta fiorentino si è conclusa la celebrazione della Giornata Della Dante (SDA), evento organizzato dal Comitato Torinese della Società Dante Alighieri (segretario Loretta Del Ponte), patrocinato dal Comune di Torino e ospitato nella Sala delle Colonne, alla presenza di appassionati (giovani e meno giovani) della cultura e del fascino dantesco, e che ha visto la premiazione del Concorso letterario “Scrivi per noi!”, al quale hanno partecipato diverse scuole primarie, secondarie e licei del capoluogo subalpino, i cui testi sono stati pubblicati sotto il titolo “I ragazzi scrivono”, a cura di Paola Caramella editrice. «A Torino la Giornata Della Dante – ha detto il vice presidente della SDA, Alberto Bersani – è durata per tutto il 2015 con un ciclo di conferenze ed altre iniziative culturali, grazie alla intensa collaborazione della Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, e con orgoglio, va detto che l’italiano è la quarta lingua più studiata nel mondo: sono 200 mila le persone che nel mondo studiano la lingua di Dante attraverso il Comitato Dante Alighieri, con attestazione di certificazione riconosciuta di rispettivi Ministeri. Un excursus di iniziative il cui fiore all’occhiello è rappresentato da un congresso internazionale che si tiene ogni due anni, vera e propria risorsa di grande respiro culturale senza confini, tant’é che la SDA è stata presente alla recente esposizione internazionale EXPO 2015 di Milano e al Salone del Libro di Torino nel maggio scorso». Nel corso del programma è intervenuto Nicolò Massucco dell’università di subalpina che, con la relazione “Il Ghibellin fuggiasco: Dante profugo e rifugiato, ha rievocato alcuni tratti del carisma profetico di Dante soprattutto nei suoi ultimi anni di esilio che si riverserà nei Canti del Purgatorio… «Ma se tutta la Cantica – ha spiegato – è dominata dalla assenza dell’Impero dal punto di vista politico, negli ultimi Canti relativi al Paradiso terrestre esplode quello che è l’afflato profetico dantesco: rappresentazione allegorica della storia della Chiesa, comparsa di Beatrice ed altri scenari dalla forte rappresentatività». Una dotta “rivisitazione” letteraria espressa con la passione per la letteratura, ma ancor più dell’arte letteraria che nei secoli si è evoluta e imposta nel mondo, come ha ulteriormente significato nel suo intervento il prof. Donato Pirovano, docente alla Facoltà di Lettere dell’ateneo torinese. «Dante – ha ricordato – ha scritto tutta la Divina Commedia in esilio, ma ambientata all’epoca in cui viveva a Firenze… Un Dante consapevole, fiero della sua Opera e della sua città, nonostante l’esilio vissuto con drammaticità per il forte senso nostalgico, e in presenza della costante incertezza per il pericolo di essere ucciso (da chiunque) durante i suoi frequenti spostamenti…». Nel “recitare” alcuni brani dei Canti più toccanti il relatore ha richiamato l’attenzione sulla Divina Commedia come il “poema dell’esilio”, un tema dalla profondità storica e di quel credo ed agire esistenziale (non solo terreno) che Dante ha scelto per parlare di sè, della sua vita, del suo Io; ma anche come poema che vuole parlare ai posteri nelle più svariate interpretazioni in relazione a quel viaggio (forse non troppo) immaginario attraverso i tre regni ultraterreni nella visione medioevale della Trinità.

pubblico che assiste a un eventoMolti i contributi contenuti nella pubblicazione “I ragazzi scrivono” con l’intento della SDA di rivedere nell’espressione letteraria il metodo di diffusione dei social network (l’inglese sembra farla da padrone), tanto usato dalle ultime generazioni attraverso i vari messaggini, come interscambio di notizie… ed altro ancora. La raccolta di questa esperienza letteraria comprende poesie, pensieri, brevi racconti e stralci di leggende dalle forme espressive semplici, prodotte da una lingua non certo dantesca, ma sicuramente piana, scorrevole e per certi versi coinvolgente; una lettura moderna che ben si discosta però dai banali messaggi scritti e inviati da un cellulare ed altri mezzi elettronici, che poco dicono e tanto meno insegnano… La lungimiranza degli insegnanti delle scuole coinvolte nel concorso letterario del Comitato torinese Dante Alighieri, non solo ha carattere di rappresentatività ma anche, se non soprattutto, di una “ricomposta” forma di scrittura e lettura che, a mio modesto avviso, è di buon auspicio per un doveroso ritorno all’arte letteraria, quella pura e più intelligente… Dante insegna e i nuovi “scrittori in erba” hanno il dovere di imparare. Un proposito caldeggiato da Loretta Del Ponte: «I ragazzi del Gruppo Giovanile hanno lo scopo di propagare fra la gioventù l’idea e l’opera della “Dante”, di allargare ed elevare la concreta visione dei comuni problemi giovanili, di illuminare le coscienze accentuando il senso della responsabilità civica nello spirito della tradizione segnata dal genio e dal lavoro italiano».

 

PERCORSO STORICO CULTURALE

 

La Società Dante Alighieri (SDA) nasce nel 1889 per iniziativa di un gruppo di intellettuali, Giosuè Carducci in primis, divenuta ente morale nel 1893, e oggi onlus, con lo scopo di tutelare e diffondere la Lingua e la Cultura italiane nel mondo, ravvivare i legami dei connazionali all’estero con la propria patria, e alimentare tra gli stranieri il culto per la civiltà italiana. Un processo che continua: a tutt’oggi sono 500 i Comitati, di cui oltre 400 all’estero soprattutto in Europa, America, Africa, Asia, Oceania. Tra gli impegni l’organizzazione di Corsi di lingua italiana (250.000 studenti/anno), cui vanno aggiunte le voci: scuole, biblioteche, circoli, borse di studio, iniziative turistiche; ed intensa è la collaborazione con i Ministeri italiani di competenza, come ad esempio la convenzione del 1993 con il Ministero degli Affari Esteri, approvata dai Ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Interno, che riconosce la Certificazione del livello di conoscenza della lingua italiana rilasciata dalla stessa Dante a chi supera i Corsi del Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA).

Per altre informazioni è consultabile la pagina Facebook: http://www.facebook.com/ladantetorino

 

 

Foto concesse dal Comitato Organizzatore

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