CADERE IN DISGRAZIA ED ESSERE UMILIATI
Fare ironia e dileggiare su chi ha sbagliato aggrava la sua posizione
di Ernesto Bodini
Lo squallore comportamentale del genere umano non si smentisce mai. Si prendano ad esempio le scene strazianti in un’Aula di tribunale: alla lettura della sentenza che vede la condanna di un imputato, spesso le reazioni dei familiari della presunta vittima sono a dir poco aggressive (incluso l’oltraggio alla Corte), e non tengono conto che magari nel tempo si verrà a sapere che il reo condannato era innocente: l’aggressività non sta bene da nessuna parte! Tali “incivili” rimostranze si possono riscontrare anche in molti altri eventi della vita; vedasi ad esempio quando si viene a sapere che una persona (specie se nota al pubblico) cade in disgrazia a causa di un qualunque evento che l’ha coinvolta, e non sono pochi quelli che io definisco avvoltoi che la prendono di mira con ironia e disprezzo, sino a farne oggetto di gogna mediatica. Questi lor “signori”, non solo godono del male altrui ma non si rendono conto che le circostanze della vita potrebbero dedicare loro la stessa sorte… se non anche peggio. Ricordo, tra le mie ricerche storiche, che ai tempi del Risorgimento vi erano alcuni buontemponi e/o avversari di politici, che non lesinavano acute caricature anche nei confronti della Monarchia o dell’invasore, ovviamente celando la propria identità con pseudonimo o totale anonimato. Data l’epoca, e forse come altre di regime, i rischi di essere scoperti non mancavano, ma al tempo stesso va detto che le caricature erano di particolare gusto artistico, spesso bizzarre e anche simpatiche tanto da suscitare ilarità tra il popolo… e magari anche tra gli stessi soggetti presi di mira. Ma con il tempo il buon gusto della “onesta” critica si è perso, e ad esso è subentrato il malcostume misto a cattiveria e a volte con intento vendicativo. È il caso, ad esempio, della vicenda personale in cui è incorso l’attuale ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che, essendo scivolato sulla classica buccia di banana dal punto di vista etico-comportamentale con l’aggravante di rivestire un elevato ruolo istituzionale, ha avuto l’onestà intellettuale (ma per me anche dovere) di fare pubblica ammenda, e questo al di là che le sue azioni siano fondate o meno. Ebbene, sono giorni che il suddetto è oggetto di pesanti critiche (lecite o meno) da parte delle opposizioni e di taluni mass media, in alcuni casi dal tono decisamente sarcastico… quasi a voler appesantire colpe che in definitiva sono da dimostrare nella loro interezza, senza lasciare spazio a margini (anche minimi) di leggerezza, ingenuità, etc. Ora, è pur vero che chi commette un “passo falso” nella società viene subito additato, ed è altrettanto vero che sbagliare e peccare è umano, come pure ammetterlo non è certo una discolpa ma scusarsi e mettere alla berlina la propria dignità, credo che non meriti il sarcasmo di cui ho fatto cenno. Per “sfortuna” del ministro Sangiuliano e di altri personaggi autori di egual peccato, non sono oggetto delle caricature di mano risorgimentale perché anche se fossero stati oggetto di scherno, un minimo risvolto di simpatia l’avrebbero avuto. In buona sostanza, mai deridere e inveire con gratuito sarcasmo chi cade in disgrazia, poiché le parti potrebbero invertirsi… se non con conseguenze peggiori! E ora che il suddetto si è dimesso, ci vorrebbe una caricatura che simboleggi il dovere dell’onestà intellettuale.
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