Bimbo time! Mamme alla riscossa…
Una nuova moda? Una sveglia che pare quasi una bomba ad orologeria o semplicemente un innato desiderio di maternità quasi quanto quella ad altri tempi? Fatto sta che superati i famigerati enta e con tanto di curriculum vitae alla mano, ogni giovane donna inizia a pensarci e quasi si trattasse dell’ultimo must di stagione, diventa un irrefrenabile sogno ad occhi aperti!
Con o senza un papà potenziale alla portata, lei, la donna, protagonista d’eccezione inizia il suo giro di walzer e passa da una chiacchierata informale tra donne a confidenze intime e silenziose tra amiche, quelle poche fortunate che al bimbo hanno già pensato!
Talk show e vari format televisivi prendono il sopravvento e anche se, spesso, alla conduzione degli stessi v’è una donna sui ..entacinque che ancora non ha provato l’ immensa gioia di diventare mamma ( probabilmente perché ci sta ancora pensando!!!) l’argomento cattura l’attenzione di donne piccole e grandi.
Sarà giusto pensare di diventare mamma anche senza un compagno? E poi il dibattito s’accende come un albero di Natale in stato confusionale prima di esser tolto dalle braccia urlanti di giovani uomini in preda al panico per aver inciampato l’ennesima volta su un filo potenzialmente spinato!
Chi e cosa è giusto fare per noi povere donne quasi in preda ad una crisi di nervi, quando la fatidica domanda ci viene rivolta da una donna più anziana o dalla stessa vicina di casa?
” E i figli quando arrivano??” Eh si, bisogna dirlo perché qui le aspettative son sempre tante, il percorso si fa sempre più tortuoso, c’è un tempo per tutto si dice, ma poi??!! In questi periodi di magra dove già trovare un buon compagno di vita diventa cosa assai ardua, si sogna ancora la casetta in Canadà..solo che al posto dei fiori di lillà sembrano esserci per la stragrande maggioranza di coppie in corso, rate e fitti arretrati da pagare!
Un figlio, si sa è cosa buona, ma diventare mamme oggi significa sentirsi davvero grandi: consapevolezza di affrontare una vita con più ostacoli da superare, essere ancora attive sul piano professionale e poter contare principalmente sulle proprie energie, sembrano rappresentare il vero unico leit motif di questa storia femminile tutta moderna ricca di complicazioni e persecuzioni mentali….e se invece di pensare troppo non si facesse parlare di più il cuore? E se invece di sognare un futuro professionale senza spine per poi magari trovarci le spine più tardi, non si mettesse come primo tassello la famiglia con speranze e progetti come si usava fare una volta?
Magari non si discuterebbe sul giusto o sbagliato di far figli senza, con o presto e tardi…
La società sta cambiando e per certi versi si sta evolvendo: diventare mamme per amore della vita non è mai sbagliato e se a desiderare ciò è un puro pensiero femminile più che legittimo, a renderlo possibile dovrebbe essere una politica meno assente e più vicina a quella che è destinata ad essere buona parte della classe dirigente di domani: donne, ma anche mamme!
Sabrina Vasciaveo
ottima riflessione!