Bagheria (Pa): La macchinetta “ingoia” banconote si è messa a dieta

 

Ci vonnu l’agghi pi vicini. Ci vuole l’aglio per i vicini. Come dire una bella sfuriata, di tanto in tanto, ci vuole e fa bene. Questa frase non potrebbe essere più azzeccata per descrivere la situazione spiegata qui di seguito. I destinatari di un messaggio che aveva come fulcro la lamentela di un cittadino, pubblicata da noi qualche tempo fa, Quanto costa andare a Palermo in treno? Storie di ordinaria follia, hanno “risposto” prendendone atto.

Ecco il resoconto.

Giusy Chiello

E’ trascorso circa un mese dall’articolo del LaboratorioB pubblicato sul ilmiogiornale.org dal titolo: Quanto costa andare in treno a Palermo? … storia di ordinaria follia e da allora qualcosa si è mosso: la macchinetta “ingoia” banconote, già da qualche settimana, funziona regolarmente erogando il biglietto per la corsa ferroviaria, oltre ad aver deciso di mettersi definitivamente a dieta ferrea ridando all’utente il dovuto resto e accettando anche le monete di vario taglio.

Il LaboratorioB, oltre a monitorare l’evolversi del grave e irritante disservizio presso la fermata ferroviaria di Bagheria, ha raccolto la testimonianza di uno delle “vittime” della mal funzionante biglietteria automatica: appena qualche giorno fa un nostro concittadino ci informa che nella propria cassetta della posta ha trovato una busta, con mittente Trenitalia, contenente il rimborso del denaro fagocitato dalla biglietteria automatica.

Come diceva un noto presentatore televisivo, la domanda sorge spontanea: Trenitalia si è forse fermata a ragionare sul fatto che sia meno costoso riparare e far correttamente funzionare la biglietteria automatica, rispetto a rimborsare gli inferociti utenti?

Il LaboratorioB non vuol certamente esaltare l’articolo realizzato, ma siamo già da tempo convinti che il diffuso mugugno non scandito non sarà mai utile a risolvere nessun problema o disservizio, mentre anche un semplice articolo giornalistico pubblicato da questo prezioso ed efficiente giornale online, ove viene esplicitata la forza della società civile, può essere la leva per scardinare l’improduttivo silenzio e innalzare la qualità della nostra vita quotidiana. 

LaboratorioB

 

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