Bagheria (Pa): Angelo Puleo, dubbi su atti Amministrazione Lo Meo

Riceviamo e pubblichiamo:

Segnalazione alla Corte dei Conti e richiesta di intervento ispettivo al Governo regionale.

Democrito sosteneva che la parola è l’ombra dell’azione, ma a fronte di due anni di domande senza risposta, due anni in cui dinanzi a numerose interrogazioni sollevate dal Consiglio Comunale in merito ai più dirimenti e incisivi atti di governo prodotti in questi due anni di legislatura, il Sindaco e la sua Giunta hanno continuato a fare – in spregio alla legge – orecchie da mercante, si rende necessaria, l’emersione di questa ombra: non resta, insomma, che alzare la voce!

In questi due anni da consigliere comunale, mi sono impegnato a produrre, nel rispetto e nelle prerogative assegnatemi dagli elettori, precisi e chiari atti politici ed ho posto altrettanto chiare e precise domande, dentro e fuori il recinto istituzionale, affinché fosse fatta assoluta chiarezza sui tanti problemi che la Città di Bagheria vive quotidianamente ma, nonostante gli sforzi profusi, non si è mai ottenuto alcun buon risultato, in termini di chiarificazione e nell’interesse del bene comune; pertanto, non mi è restato che appellarmi, come ogni cittadino, alle Istituzioni preposte al controllo dello stesso Ente Comunale: così, nei giorni del 3 e 4 luglio ho provveduto a porre gli stessi interrogativi, sollevati senza risposta in sede di Consiglio, alla magistratura contabile (Corte dei Conti), all’Assessorato Regionale delle Autonomie locali e, per conoscenza, alla Prefettura, ovvero all’Ufficio Territoriale del Governo di Palermo.

Ho chiesto alla Procura della Corte dei Conti e alla Sua sezione Controllo la legittimità e l’eventuale danno erariale prodotto dalla Delibera di Giunta n°9 dell’agosto 2011 relativa al raddoppio della TARSU, già messa in discussione da una sentenza in primo grado e non definitiva della Commissione Tributaria Provinciale di Palermo (sez. I, con sentenza n°271/01/13); nonché sul disatteso “piano di risanamento” del 14 novembre 2011, adottato dalla Giunta con delibera n°28/2011, che aveva il chiaro scopo di eliminare gli sbilanciamenti economici-finanziari già esistenti e scongiurare l’avvio del dissesto economico dell’Ente comunale. Infine, ho sollecitato un parere sulla metodica intrapresa circa l’adozione del “piano di risanamento” (ex art. 243 bis D.lvo 267/00) deliberato dalla Giunta comunale (Delibera n°82 del 29.5.13) che ha ricevuto parere “non favorevole” dal Collegio dei Revisori, con chiare e gravi motivazioni di carattere tecnico e che di fatto ha suggerito, se non del tutto obbligato, al Consiglio Comunale di esprimere parere sfavorevole a quel piano di risanamento, con il risultato di rendere ormai impossibile lo scongiuramento della dichiarazione di dissesto del Comune di Bagheria, ormai inevitabile.

All’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, per mezzo del Dipartimento Autonomie Locali, ho chiesto dunque, sugli stessi atti sopra riportati, un accesso ispettivo al Comune di Bagheria.

Queste richieste si spiegano anche con la necessità di comprendere come e in quale misura gli atti adottati da quest’Amministrazione stiano producendo nocumento alla collettività e allo stesso Ente e per consentire ai rappresentanti istituzionali democraticamente eletti, come agli stessi cittadini, singolarmente o in azioni collettive, di rivalersi contro provvedimenti illegittimi.

Si arriva a quanto sopra brevemente presentato poiché in questi anni si è venuto configurandosi un rapporto di non-dialogo tra l’Amministrazione e lo stesso Consiglio Comunale, quest’ultimo considerato dal Sindaco organo semplicemente utile ad avallare i provvedimenti partoriti dal suo gabinetto e non degno di considerazione politica, esautorandone in questo modo le prerogative consultive e deliberative, con l’adozione di atti in aperto contrasto con le decisioni del Consiglio Comunale stesso o con la non esecutività degli atti (come l’Anagrafe pubblica degli Eletti e dei nominati) votati dall’organo consiliare.

 

Angelo Puleo Consigliere comunale di Bagheria

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