Auto: tutto quello che c’è da sapere sul filtro dell’olio

In una vettura, il filtro dell’olio è un dispositivo che serve per intrappolare scorie e residui generati durante i tragitti e che potrebbero mettere a rischio il normale funzionamento del mezzo. L’olio, che è costituito da una miscela di idrocarburi e vari additivi, è il liquido necessario per lubrificare, pulire, contrastare gli effetti corrosivi e raffreddare il motore, oltre che per mantenere fluide le sue prestazioni e allungarne il ciclo di vita.

Il suo aspetto cilindrico realizzato con materiale cartaceo consente un inserimento agevole all’interno del motore, dove è posizionato a sinistra appena sotto al tubo di aspirazione. Si tratta di una posizione strategica in quanto permette alla benzina di depurarsi prima di arrivare alla componentistica meccanica.

Nei veicoli a benzina, la sua sostituzione andrebbe effettuata ogni 15.000-20.000 chilometri, mentre in quelli diesel è sufficiente ogni 30.000-35.000 chilometri. In questo modo si evitano dannosi attriti tra le parti mobili della vettura, proteggendone i componenti sottoposti a usura ed evitando guasti.

Foto del filtro dell’olio tratta da autoparti.it

Perché il filtro dell’olio si sporca?

La porzione esterna del filtro comprende elementi radiali destinati a far entrare l’olio che deve essere filtrato prima di arrivare al foro centrale d’uscita. In questo passaggio il liquido attraversa un elemento di cellulosa a sezione toroidale, il cui ruolo è quello di aumentare la superficie filtrante.

Il filtro si intasa tutte le volte che la cellulosa si riempie di residui carboniosi e metallici oppure di morchie, generando una pressione che rimanda l’olio non filtrato nel motore. Per rendersi conto se il filtro è sporco è necessario osservare i seguenti segnali:

• presenza di macchie d’olio sotto al veicolo;

• costante surriscaldamento del motore;

• eccessivo consumo di olio;

• spia dell’olio che rimane accesa;

• rigonfiamento dell’alloggio del filtro.

Le conseguenze di un filtro intasato si ripercuotono su tutto il motore provocando una maggiore usura associata a danni interni e perdita di pressione dell’impianto. In una situazione simile è opportuno procedere tempestivamente con il cambio olio e con la sostituzione del filtro, per ripristinare le condizioni ottimali per una normale gestione funzionale.

Come scegliere un filtro olio?

Ogni modello di auto necessita di una specifica tipologia di filtro olio, comprendente:

• filtro olio magnetico;

• filtro olio a centrifuga;

• filtro olio a sedimentazione;

• filtro olio meccanico.

Per scegliere correttamente questo dispositivo è consigliabile valutare i seguenti aspetti:

• requisiti qualitativi della cellulosa filtrante;

• conformità del modello con quello della vettura;

• tipologia di alloggiamento;

• dimensioni dei pori filtranti, che devono essere di 5 micron;

• prestazioni termiche;

• emissione di rumore.

Esistono due sistemi operativi dei filtri: da un lato quello full-flow, che consente il passaggio dell’intero flusso di liquido proveniente dal motore e che comprende una specifica valvola by-pass di controllo sulla pressione generale.

D’altro lato il sistema by-pass che offre una filtrazione più raffinata poiché si basa su due circuiti invece che su uno unico. In ogni caso è indispensabile riferirsi sempre alle specifiche tecniche del veicolo per scegliere il prodotto più adatto.

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