Auto elettriche: come uscire da un mercato di nicchia

 

 

Le auto elettriche rappresentano ancora, almeno in Italia, un vero e proprio mercato di nicchia, a causa dei pochissimi numeri che riescono ad ottenere in quanto a vendite. Nel resto dell’Europa, specialmente nei paesi più a Nord, invece, le auto elettriche hanno conquistato fette di mercato e iniziato ad ottenere numeri importanti in quanto a vendite.
Diversa è la posizione delle auto ibride, vetture dotate di un motore elettrico che lavora insieme al tradizionale motore termico alimentato a benzina, a gasolio o anche a gas, in modo da coadiuvarlo nei momenti di maggior richiesta di energia, allo scopo di contenerne i consumi e le emissioni inquinanti, che secondo i dati ottenuti dal Ministero dei trasporti, avrebbero ottenuto a gennaio del 2017 un 40% in più di vendite rispetto all’anno precedente (oltre 4.500 auto vendute) raggiungendo un 2,7% di mercato, scavalcando anche i veicoli a metano che hanno subito un decremento di oltre il 34% (2% totale di mercato). In leggera crescita anche il settore del GPL che nel mese di gennaio ha visto immatricolare oltre 11 mila nuove autovetture per un totale del 6,6% di mercato, +30% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
I numeri delle auto elettriche restano davvero modesti: solo 188 immatricolazioni, lo 0,1% del mercato totale che comunque rispetto allo scorso anno permette di ottenere un +63% di vendite. La situazione non è ancora rosea, ma qualcosa potrebbe cambiare nel nostro Paese per quanto riguarda lo sviluppo dei combustibili alternativi anche in vista dell’arrivo del cosiddetto decreto DAFI , che è stato pubblicato da poco sulla Gazzetta Ufficiale e prevede una serie di obblighi per realizzare entro il 2020, anno zero per le vetture alternative, una rete infrastrutturale dedicata ai veicoli con zero emissioni (ad esempio la realizzazione di colonnine di ricariche per le vetture elettriche al 100%). Questa novità potrebbe essere un punto di partenza per incrementare il settore ma le case automobilistiche dovranno metterci anche del loro per far aumentare i numeri in questo mercato.
Secondo degli studi effettuati da società che sondano il mercato dell’auto, le case costruttrici avrebbero la possibilità di mettere in atto strategie importanti per spingere il settore dell’elettrico. In particolare si parla di investire nell’offerta, mettendo sul mercato modelli più economici, di media autonomia, da utilizzare in città. Attualmente per un’auto elettrica nuova di media fattura si parte da almeno 25 mila euro, sarebbe il caso che si facessero toccare con mano le caratteristiche delle auto elettriche per poi puntare al lungo periodo, dando la possibilità a questi utenti di acquistare mezzi più grandi e tecnologici ma a prezzi di mercato. In secondo luogo una strategia potrebbe essere quella di lavorare sul settore business come ad esempio le vetture destinate al carsharing o ai taxi (le società potrebbero ottenere anche agevolazioni fiscali oltre ai vantaggi economici ad avere flotte di autovetture elettriche). Infine si dovrebbe investire maggiormente in comunicazione e marketing, iniziando a produrre campagne pubblicitarie e offerte speciali destinate solo ed esclusivamente a questo settore. Oltre, però, a tutto ciò che dovranno fare le case automobilistiche per fare in modo che le auto elettriche diventino una normalità in tutta Italia, sarebbe anche il caso che gli italiani si dessero da fare pensando un po’ di più all’ ambiente. Non è forse giunta l’ora di dire addio alle auto inquinanti? Disfarsene è semplicissimo, basterebbe contattare le società di  acquisto auto .

E voi che cosa ne pensate? Siete pronti a questo cambio culturale?

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