L’angolo di Full: “Buon naso”

Buon naso

 

Sono al telefono, in prudente silenzio per non offrire appigli alla micidiale  verbosità del mio amico… amico?

«Ma… sei sempre lì?» mi chiede con qualche sospetto.

Mi scuoto: «Ti sto ascoltando…»

E m’adatto a vaghi commenti:

«Certo.»

«Perbacco!»,

«Fantastico!»

Un suo improvviso stop mi fa sospettare che il mio ultimo “fantastico” non fosse in sintonia.

«Terribile!», mi correggo.

 

Dalla cucina, intanto, un seducente profumo m’invita a tavola, così torno alla resistenza passiva del silenzio.

Cerco d’indovinare le componenti dell’aroma: si direbbe lasagne o cannelloni al forno con un elemento più acuto e sensuale che fa pensare all’arista di maiale.

Purtroppo il logorroico non demorde e si lancia in verbose critiche ai politici, ai sindacalisti – che sono la stessa cosa –, agli organi d’informazione, agli immigrati, alla polizia, ai giudici, alle parrucchiere… alle parrucchiere?… forse ho capito male.

 

Ora il profumo mi prende alla gola e credo d’individuare anche dei peperoni grigliati. E’ passato mezzogiorno e non tocco cibo da ieri. Intanto, s’aggiunge con prepotenza un altro componente, direi una fragranza di torta, forse crostata di mele… no… di pere.

 

Comincio a divincolarmi:

«Scusami… dovrei… se permetti…»

Parlando è peggio perché il profumo mi entra in bocca. Lo succhio, lo mastico, forse lo ingoio…

“Lui” intanto ha infilato uno dei suoi filoni preferiti: …sei il solito donchisciotte, idealista del cazzo… mezza laurea e solo lavoretti precari…non hai mai un soldo… guarda me…

Perfetto: so che la durata standard dei suoi rimbrotti è sui venti minuti.

 

Lascio penzolare la cornetta gracchiante e corro in cucina a spalancare la finestra. Come solito, la fragranza viene dal piano di sotto: la famiglia Giardina, il cuoco è lui… bravissimo.

Devo spicciarmi perché l’aroma sta già scemando. Preparo il desco direttamente sul davanzale dove stendo un tovagliolo di carta, vi poso bicchiere, posate… non m’ero sbagliato, oggi abbiamo cannelloni al forno e arista con peperoni.

Chiudo gli occhi e concentro ogni mio poro sul sensuale effluvio mentre apro la mia solita scatoletta.

 

Fulvio Musso

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *