L’angolo della poesia: “Amore” di Emanuela Verderosa

 

 

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di musica ebraica, per cui ci è venuto spontaneo scegliere oggi per voi questa poesia di Emanuela Verderosa che, a dispetto di ciò che il titolo potrebbe far pensare, parla d’amore in modo niente affatto scontato:


Amore


La scena presto

inizierà

con episodi del Gerush

l’eterno peregrinare

di Israele

di terra in terra

con il cuore desto

e prigioniero

tra le mura di Sion

Due giovani

consciamente trepidi

sondano con lo sguardo

la platea

È il momento

Sono pronti

Si va

Un bacio tenero prima

e poi via

Si inizia

Tra fughe di comicità

sottile

ed elegante farsa

scorrono sulla scena

incertezza e distacco

ingegno e pazienza

ignoto ed orrore

affetti recisi e fede

malinconia e terrore

passione e destino

alba e tragedia

da sempre

retaggio e pane di Israele

Tutto macera e vive

nel solco di Torah

Che insipienza fu

odiarci a morte

Odiammo un popolo

rimasto sconosciuto

per  mera rivalsa

di primogeniti mancati

E non fu degno

Non fu degno

negare

il diritto a vivere

all’ebreo

E fu veleno denigrargli

sogno e nome

Ma ogni volta

nonostante

fu grande e rocciosa

la rinascita

da ceneri di odio

Un caldo assenso di platea

e poi

Lo sguardo amoroso

di lui

cerca lei discosta

Lo sguardo serenamente

fidato di lei

insegue lui straniato

Entrambi

seguono il cuore

alfine

e si ritrovano

per un attimo

infinito

in profondi laghi sereni

perduti

Ed è amore

Ed è meraviglia

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