A Guspini (VS) torna il FestivalBaB, festa dei bimbi e dei libri

Per il terzo anno di seguito, l’associazione InCoro ripropone a Guspini la festa “Bimbi a bordo”. Dal 28 al 30 agosto 2015 la letteratura s’intreccerà con altre discipline in una serie di laboratori e incontri pensati per bimbi e ragazzi ma anche per gli adulti. Tra i numerosi ospiti Andrea Lucchetta, Raquel Diaz Reguera, Silvia Bonanni, Marco Somà e Stefano Bordiglioni.
Dal 28 al 30 agosto 2015 Guspini ospiterà una grande festa. Non una festa religiosa né una sagra di quelle che piacciono tanto a noi sardi, ma un evento dedicato a bambini, ragazzi, famiglie e a tutti coloro che si sentono bambini giusto un po’ cresciuti. Si tratta del “FestivalBaB” (dove “BaB” sta per “Bimbi a bordo”), manifestazione dedicata alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza ma aperta alle altre forme artistiche e a tutte le modalità di comunicazione e formazione, sport compreso.
GLI ORGANIZZATORI, VOLONTARI MA PROFESSIONISTI – La “Festa BaB”, giunta alla sua terza edizione, è organizzata dall’associazione culturale InCoro, nata nel 2012 con lo scopo di promuovere incontri ed eventi di carattere culturale.
Per tutto l’anno, non solo in prossimità dell’evento, questo gruppo di volontari (professionisti, non semplici appassionati e men che meno improvvisati) si dedica a questo scopo e al festival in particolare. Lo fa, con grande passione e serietà, a titolo gratuito e talvolta pure rimettendoci di tasca, visto che l’associazione non riceve contributi pubblici. E quando diciamo che vi si dedicano tutto l’anno non intendiamo che svolgono mera attività organizzativa: oltre a questo, seguono percorsi di formazione volti ad accrescere la loro preparazione in vista dei laboratori e degli altri eventi che dovranno gestire durante il festival. Un impegno non da poco, anche perché i corsi si svolgono in presenza, per molti a parecchi chilometri da casa, e non certo in videoconferenza oppure on line, magari in comode rate di un’ora.
UNA PROPOSTA NON FINANZIABILE … – Dicevamo prima che l’associazione non gode di finanziamenti pubblici. L’ultima batosta è stata l’ennesimo “no” della Regione alla richiesta di contributo per la realizzazione di progetti di promozione della lettura e di festival letterari di interesse regionale, nazionale e internazionale: ammessi sì nella graduatoria dei contributi regionali per il 2015, ma non finanziati per carenza di risorse. Prima di loro in graduatoria, abbondantemente sovvenzionati, compaiono diverse iniziative di grido e promotori ben noti. Niente da discutere sul fatto che questi siano meritevoli di esser finanziati, ma è triste che un progetto valido – ancora piccolo ma con grandi potenzialità – venga castrato dall’ottusità delle istituzioni, anche stavolta – secondo tradizione – in ritardo rispetto alla società civile. Il pubblico, infatti, accorre sempre più numeroso a questa manifestazione, anche grazie alla stima riposta nei professionisti che la organizzano e al passaparola (ché anche noi operatori dei media tendiamo a soffiare là dove il vento già tira). Non solo: comincia ad accadere che i ruoli si invertano e siano gli scrittori, gli illustratori e altri artisti a contattare gli organizzatori per essere invitati.
… ANCHE SE VALIDA E ORIGINALE – La società civile ha, cioè, capito ben prima delle istituzioni quali sono i punti di forza di questa proposta culturale. Innanzitutto, le ricadute concrete e durature che ha sul territorio, anche una volta calato il sipario sull’evento: nell’ultimo anno, terminata la seconda edizione della “Festa BaB”, InCoro ha contattato scuole, istituzioni e altre associazioni per proporre attività di promozione ed educazione alla lettura, riuscendo a instaurare proficue collaborazioni. Ne sono un esempio l’accordo con il Premio Dessì di Villacidro: questo sarà presente alla “Festa BaB 2015”, mentre l’associazione InCoro curerà la sezione ragazzi durante le giornate del premio. Sono, inoltre, partner della manifestazione i progetti nazionali Nati per Leggere e Nati per la Musica. Né si deve dimenticare che l’organizzazione è curata anche dalla Facoltà di Studi umanistici dall’Università di Cagliari, rappresentata dalla prof.ssa Mara Durante, direttore scientifico del festival (e già il fatto che sia prevista una simile figura dovrebbe dirla lunga sulla validità e serietà di questa iniziativa).
Ancora: il “FestivalBaB” propone da sempre attività rivolte ai bambini dai 3 anni in giù, target solitamente non contemplato nelle analoghe manifestazioni. “Ma non sanno leggere!” qualcuno obietterà; “Ma se non li facciamo entrare subito in confidenza con i libri, forse a leggere non impareranno mai per davvero” potrebbero rispondere gli organizzatori.
Terzo punto di forza è la consapevolezza che per avvicinare i bambini alla lettura occorre avvicinare anche gli adulti all’una e agli altri, anche perché – per ogni cosa – la prima scuola è la famiglia. Solo così bimbi e adulti potranno proseguire quel percorso virtuoso che comincia in questa tre giorni di eventi ma che vorrebbe durare tutta la vita. Per raggiungere quest’obiettivo, già dallo scorso anno il festival si è arricchito di una sezione adulti che – spiegano gli organizzatori – «aiuta genitori ed educatori a incontrare il mondo dei più piccoli sullo stesso tema, analizzato da un diverso punto di vista». E il tema può spaziare dagli argomenti “classici” per l’infanzia a quelli considerati “tabù”: morte, malattia, violenza, disabilità, parità di genere, emancipazione femminile… Tutte quelle questioni, cioè, che noi adulti tendiamo a non voler affrontare con i bambini, trincerandoci dietro un “Tanto non capirebbero” che nasconde, in realtà, la resistenza a confrontarci, noi per primi, con le nostre paure e la nostra incapacità di comprendere, di accettare, di cambiare. O, ancora, secondo l’efficace diagnosi di Mara Durante, nasconde la comodità del «pensare all’infanzia in termini di assenza di qualcosa che verrà dopo» … salvo poi pretendere che quei bimbi, una volta cresciuti, si dimostrino responsabili, consapevoli delle conseguenze delle loro azioni e pronti a risponderne.
SEGNI E SOGNI – Ma veniamo al sodo, ossia alle attrattive della terza edizione del “Festival BaB”, a cominciare dal tema di quest’anno: “segni e sogni”. Come e perché? Lo spiega, con l’eleganza dei letterati e la passione dei sognatori, ancora Mara Durante: «L’infanzia è […] il tempo prezioso in cui inizia ad alimentarsi il giardino dell’immaginario dando vita ad una galleria visuale fatta di un certo numero di immagini, di segni, di suggestioni artistiche private e incancellabili che si imprimono nella mente bambina fino a costituire la scenografia di fondo che orienterà “da grandi” il pensiero visuale nella decodifica del mondo e nella invenzione del sé. Ci definiamo società dell’immagine, parliamo di sovrabbondanza di immagini, di un mondo assordante saturo di rumori più che di parole e nel contempo però assistiamo all’impoverimento progressivo nei nostri bambini, della loro capacità di lettura e di interpretazione e conseguentemente della loro capacità di stare al mondo con una testa “ben fatta”. La letteratura per l’infanzia si propone da questo punto di vista, come un dizionario dei segni nel quale troviamo raccolti tracce e simboli preziosi, necessari ad accogliere le domande incessanti dei bambini sugli infiniti “perché” della vita… È altresì, uno Scrigno dei sogni dove si ripropongono fantasie, inquietudini a cui attingere per esplorare da vicino, ma con la distanza di sicurezza del “C’era una volta”, gli eventi che vivere porta con sé. In questo gioco di immedesimazione con le pagine del libro, il bambino trova alleati nella fatica di crescere, attivando quella immaginazione creatrice che è insopprimibile esattamente come i sogni».
Ma come sarà interpretato questo ampio e ammaliante tema? Con la convinzione che «la letteratura e i libri saranno “rampe di lancio” verso visioni, sogni, mondi immaginifici, pre-figurati, ma nello stesso tempo come luogo dove sperimentare l’invenzione del sé per i nostri bambini, sognare il proprio futuro modo di essere e essere al mondo».
OSPITI ED EVENTI DELLA III EDIZIONE – Consapevoli, però, che il pubblico ha bisogno di nomi, ve ne forniamo qualcuno: Raquel Diaz Reguera, illustratrice spagnola in forza alla casa editrice Settenove; Silvia Bonanni, più volte insignita del Premio Andersen; Marco Somà, illustratore ugualmente pluripremiato; Stefano Bordiglioni, apprezzato e premiato autore che ha pubblicato anche con Einaudi (sì, la ritroviamo pure qui).
Numerosi, inoltre, i laboratori di lettura e creativi in programma, alternati a momenti musicali e a incontri per piccoli, grandi o entrambi. Agli adulti segnaliamo due eventi in particolare: il “Tributo a Sergio Atzeni”, con Rossana Copez e Giovanni Manca, e la presentazione di “E poi?..Chiara lo sa” di Giampietro Ibba, con l’autore, Paolo Matta e Mara Durante. Da segnare in agenda, però, anche due appuntamenti che danno un respiro esplicitamente sociale alla manifestazione. Il primo vedrà protagonisti il mitico Andrea Lucchetta, campione di pallavolo e di solidarietà, e il suo cortometraggio “Il sogno di Brent”. Il secondo riguarderà, invece, l’associazione Emergency, raccontata per l’occasione da tre suoi membri: Miranda Corda, Antonello Murgia e Margherita Casula. Per tutto il resto vi rimandiamo al programma completo di Festival BaB.
LENTI RIVOLUZIONARI A RACCOLTA – Partecipare a questa festa sarà un modo per prendere parte a quella che Mara Durante chiama «la lenta rivoluzione dei piccoli passi», quella in cui crediamo anche noi e che si combatte con i libri e la cultura, uniche armi in grado di cambiare realmente e positivamente le menti e, di conseguenza, i contesti. Anche chi non parteciperà al festival può, però, fare tesoro del messaggio dell’associazione InCoro: «I bambini hanno bisogno di storie. Hanno bisogno di poter sognare, ancora.» E non solo i bambini…
Le foto sono tratte dal sito del FestivalBaB