A Bagheria (Pa) vola un simbolo di legalità e democrazia, l’A.P.E.

di Giusy Chiello

Ape, un insetto che per chi è bagherese rimanda a un tour che l’allora candidato a sindaco Vincenzo Lo Meo ha fatto durante la sua campagna elettorale: un modo semplice e diretto per avvicinarsi ai suoi cittadini, rendendoli partecipi di ciò che avrebbe voluto fare per la città e in che modo.

In questi giorni, però si sta di nuovo parlando di un progetto Ape, promosso dal consigliere Angelo Puleo e approvato in consiglio comunale il 15 aprile.

Ma di cosa si tratta?

Ape nasce come punto programmatico del candidato radicale al consiglio comunale Gianfranco Scavuzzo e che il Sindaco aveva approvato in pieno e collocato tra le prime cose da fare nei suoi primi 100 gg di Governo. Vista la non elezione di Scavuzzo, Puleo ha voluto sostenere la proposta tanto da portarla in consiglio.

Noi abbiamo incontrato il consigliere Puleo che ci ha delucidati sull’argomento.

Dott. Puleo in cosa consiste Ape?

L’A.P.E. è un’iniziativa strutturale, l’introduzione di una nuova filosofia della politica locale, che restituisce legalità e reale democrazia: tutti gli eletti e nominati divengono conosciuti. L’Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei nominati consiste nel pubblicare su internet (accessibile a tutti) quante volte i politici sono presenti e assenti, come lavorano, con quali metodi o espedienti, cosa producono, quali e quante comunicazioni, interrogazioni e punti all’ordine del giorno. E ancora: quali sono le loro situazioni patrimoniali e reddituali, il numero e compenso dei loro gettoni di presenza (consiglieri) o indennità (assessore e sindaco). Se sarà questo, finalmente, i cittadini-elettori avranno un vero e semplice strumento per riconoscere e premiare i politici laboriosi, capaci, onesti, oltre ad ammonire e bocciare quelli inefficaci e inefficienti. Proiettarci concretamente (ed è ora) a dare risposte immediate ed efficaci ai cittadini amministrati, creare un filo diretto atto a ricucire il dialogo con i cittadini, promuovendo realmente il concetto di amministrazione partecipata.

I cittadini potranno averne giovamento o è solo uno strumento per la politica bagherese?

Come ho già più volte detto – ne sono testimonianza i tanti Comuni in Italia ove l’APE è già operativa da anni – è uno strumento di democrazia, per una politica non solo più trasparente, ma soprattutto vicina ai cittadini,  uno strumento che favorirebbe concretamente e non solo a parole – di cui in questi ultimi anni si è subita una overdose – la legalità e la trasparenza. Al singolo cittadino deve essere garantito l’accesso – a partire dall’utilizzo del web – ad una vasta documentazione che permetta di conoscere l’operato di ogni singolo Eletto, nonché a colui che è nominato a titolo oneroso o gratuito. Occorre garantire ai cittadini la possibilità di poter conoscere con facilità quei dati inerenti all’attività degli eletti, integrale e senza filtri, rendere disponibili, di facile accesso e consultazione, atti e informazioni. Occorre dare a ognuno dei cittadini ed elettori la possibilità di conoscere l’operato di ogni singolo consigliere e assessore, del sindaco e di tutti coloro che egli chiama a collaborare. Ma attenzione a non sminuire l’importanza e il ruolo di quest’APE: finché parleremo solo di gettoni e stipendi e mai di contenuti, Bagheria non andrà molto lontano. Il guadagno del politico come unico misuratore dell’indignazione bagherese è un coefficiente incompleto. Non si può che essere d’accordo con chi sostiene – io sono tra questi – che in periodi di crisi e di (contro) riforme, il politico deve sia autoridursi sia ridurre i privilegi di cui molti godono all’interno del Palazzo comunale prima di chiedere qualcosa ai cittadini, ma questo ha molto poco a che fare con i costi della politica (alias consiglieri, assessori e sindaco), bisogna puntare soprattutto altrove, più in alto, nei veri e perenni circoli del potere. Penso e sostengo che se tutti ci spostassimo dai costi della politica – senza peraltro sottacerli, ma vincolandoli alla qualità dell’azione amministrativa, ai contenuti della stessa politica – i cittadini potrebbero valutare e scegliere meglio, in definitiva, votare meglio.

Sembra che anche il Movimento Cinque Stelle di Bagheria abbia fatto una proposta simile all’Ars.

Se anche questa proposta andrà a buon fine la trasparenza comincerà ad essere protagonista di ciò che avviene nei “Piani alti” del circondario.

Clicca qui per info su Ape approvata in consiglio comunale bagherese

 

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