Vivere in salute: l’acqua

Pouring water from bottle into glass on blue background

 

Sono molte le persone interessate a vivere in salute e altrettante si impegnano a far sì che ciò possa accadere davvero e ci riescono facendo esercizio, stando all’aperto e, sopratutto, mangiando e bevendo in modo sano.

Sono molti gli aspetti da prendere in considerazione su questo argomento poiché, ai giorni nostri, è ormai un’impresa più che ardua riuscire a trovare degli alimenti che siano genuini e non nocivi al nostro organismo dato che tutto ormai è condito da quantità esagerate di conservanti, additivi e coloranti.

Ma oggi non voglio parlare del grande mondo del cibo (di cui ci sarebbe comunque molto da dire) ma trattare un aspetto che viene spesso non considerato abbastanza ma che resta sempre molto importante: le bevande.

Come tutti ormai sanno affinché il nostro fisico sia in buona salute si dovrebbero bere ben 2 litri di acqua al giorno, una quantità abbastanza rilevante, a pensarci bene, se teniamo presente che persino l’acqua non meticolosamente selezionata può arrecarci dei danni a livello fisico.

Sembra assurdo dirlo dato che, per molti scettici, si tratta pur sempre di acqua e ci tengo a premettere che, ovviamente, ognuno può scegliere di bere acqua come ritiene più opportuno direttamente dal rubinetto di casa, ove sia possibile, ma se si deve acquistare acqua in bottiglia è bene valutare un insieme di fattori. Tra le acqua minerali in commercio non  esistono effettivamente delle marche  estremamente dannose e che, anzi, si può comunque vivere benissimo non prestando attenzione a quale acqua comprare.  Però perché farlo? E’ bene, a mio avviso, essere consapevoli di quello che si acquista soprattutto se si parla di acqua.

Ecco perché oggi voglio parlare del residuo fisso presente in qualsiasi tipo di acqua in bottiglia che si vada a comprare.

Esso rappresenta la quantità di sostanze inorganiche presenti nell’acqua ed è normalmente espresso in milligrammi per litro: si ottiene facendo evaporare l’acqua a 100 °C, con successiva essicazione a 180 °C. Grazie al valore ottenuto, le acque vengono successivamente classificate in“minimamente mineralizzate” (residuo fisso inferiore/uguale a 50 mg/l), “oligominerali” (50-500 mg/l), “medio minerali” (501-1.500 mg/l) e “ricche di sali minerali” (superiore a 1.500 mg/l).

Ma cosa significano tutti questi dati?

Ogni marchio d’acqua ha uno specifico residuo fisso scritto appositamente sul retro della bottiglia col nome di “residuo fisso a 180°”, tramite questo indicatore si può capire quale tipo di acqua favorisce maggiormente la diuresi e quale ha una concentrazione maggiore di sali minerali ed altri elementi come sodio e magnesio.

Le acque Oligominerrali sono quelle maggiormente vendute in Italia e sono un po’ la via di mezzo tra i due estremi poiché, più sale il numero di concentrazione di residuo fisso, maggiormente può essere dannosa l’acqua per coloro a cui non è stata prescritta una particolare marca per motivi di salute.

Salendo il residuo fisso si rischia, infatti, un eccesso di sali minerali nel proprio organismo e ciò facilita la possibilità di contrarre calcoli renali e malattie simili.

La cosa migliore da fare sarebbe, quindi, comprare tipi di acqua con un residuo fisso minore di 100 mg/l o che si aggiri intorno a quella cifra così da facilitare la propria diuresi e la propria corretta idratazione.

Di seguito ecco alcune acque ‘minimamente mineralizzate’ e in assoluto con il residuo fisso più basso in commercio in Italia:

  • Acqua Lauretana: Residuo Fisso a 180 °C: 14 mg/litro (Distribuita in quasi tutte le regioni italiane è l’acqua con il minor residuo fisso d’Europa)
  • Acqua Monterosa: Residuo Fisso a 180° C: 14.7 mg/litro (nei negozi di prodotti biologici)
  • Acqua CRAI Fonte delle Alpi (Sorgente Seccarezze): Residuo Fisso a 180 °C: 16.9 mg/litro
  • Acqua Sant’Anna: Residuo Fisso a 180 °C: 22.3 mg/litro
  • Acqua Amorosa Humana: Residuo Fisso a 180 °C: 25 mg/litro (In Farmacia)
  • Acqua Fonte Vallechiara: Residuo Fisso a 180 °C: 28.5 mg/litro (Distribuita nel Nord Italia)
  • Acqua S. Bernardo (Sorgente Rocciaviva):  Residuo Fisso a 180 °C: 35.5 mg/litro
  • Acqua Eva (Sorgente Fontanone): Residuo Fisso a 180 °C: 47 mg/litro

Lorenzo Toninelli

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