“Ander” e “Io sono l’amore”, meraviglie della settima arte al Sicilia Queer Film Fest

Grande qualità nella terza giornata del Sicilia Queer Film Fest 2011 (Palermo, cinema Rouge et Noir), il primo festival a tematica LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans) del centro-sud Italia. Un’importanza ribadita ieri con la proiezione di due autentiche perle della cinematografia indipendente europea, due capolavori low budget accomunati solo dalla giovinezza e lo sguardo anticonvenzionale dei registi che li hanno concepiti. Per il resto, Ander (2009) dello spagnolo Roberto Castòn e Io sono l’amore (2009) del palermitano Luca Guadagnino, più lontani non potrebbero essere, con il primo ambientato sulle colline dell’Andalusia e il secondo in una Milano aristocratica e sofisticata.

Suddiviso in tre capitoli, Ander è una liturgia di immagini realiste che descrivono, attraverso un ritmo scandito dalle levate mattutine, le riunioni a tavola e i lavori di gestione di un podere, la vita semplice e agreste di una famiglia composta dal quarantenne single Ander, la sorella in procinto di sposarsi e la loro madre, rimasta vedova.

Com’è che nell’arco di pochi mesi il trio che abiterà il podere si ritroverà a essere composto da Ander, il suo compagno e la prostituta del paesino, è un mistero che lasciamo agli spettatori, che magari rivedranno il film durante la rassegna estiva che l’Istituto Cervantes di Palermo organizzerà da luglio. Certo è che lungo la lirica parabola di Ander si stagliano le due anime di una nazione, la Spagna, divisa tra un passato ultra tradizionalista e l’odierno, naturale cambiamento sociale.

Io sono l’amore è invece un’opera audace ed esteticamente elaborata (nomination agli Oscar 2010 per i costumi), promettente fin dal cast (Tilda Switon, Alba Rohrwacher, e altri bravi attori di teatro) e dall’incipit con sontuose cene e party elitari.

Ambientato nella splendida Villa Necchi Campiglio oggi tutelata dal FAI, è la storia di una potente famiglia del capitalismo italiano, i Recchi, alle prese con gli inevitabili cambiamenti del mondo economico, ma soprattutto del loro universo sentimentale.

Guadagnino è abile nel creare una messa in scena di sfolgorante bellezza, nel saper dosare la borghese magniloquenza di architetture, arredi, abiti e gioielli in un cinema modernamente espressionista e melodrammatico.

Il sobrio Ander e il cesellato Io sono l’amore sono due gioielli che, fin qui, risplendono più di altri in quella vasta “parure” di cortometraggi, documentari e film che il Sicilia Queer Film Festival mette in mostra fino a domenica 26 giugno, e che ilmiogiornale.org continuerà a seguire per i suoi lettori.

Andrea Anastasi

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