Sardegna: “bocciato” il concorso per la stabilizzazione dei precari della Regione

I precari della Regione Sardegna non avevano ancora finito di rallegrarsi per l’allontanamento dall’Assessorato al Personale della loro “acerrima nemica”, Ketty Corona, che hanno ricevuto un’altra notizia positiva: il giudice del lavoro ha accolto il ricorso presentato dalla Cgil contro l’Amministrazione per comportamento antisindacale in relazione al bando di concorso per l’assunzione di 42 funzionari, destinato appunto anche alla stabilizzazione dei precari.

In concreto, da Palazzo di giustizia è arrivata la decisione di sospendere il concorso in attesa che la Regione effettui le consultazioni sindacali necessarie per l’aggiornamento del piano per il superamento del precariato, alla luce delle ultime modifiche normative intervenute. Consultazioni che, chiaramente, sarebbero dovute avvenire prima dell’emanazione del bando in questione.

Un atto ufficiale di recepimento della decisione del giudice ancora non c’è, ma il destino del bando è segnato e per l’Assessorato si tratta di una vera e propria scornata. Peccato che a far le spese di questa bocciatura non sarà il politico che ne è responsabile, il cui incarico è stato assegnato ad un altro (l’on. Mario Floris), ma saranno tutti gli “esterni” che avevano cominciato a studiare per quel concorso quasi inaccessibile e, soprattutto, i contribuenti sardi, sui quali ricadranno i costi di una causa che l’Amministrazione avrebbe potuto benissimo evitare agendo con prudenza e nel rispetto di regole basilari.

A ben guardare, peraltro, anche per i precari si tratta di una mezza vittoria poiché se da un lato si sono liberati di un concorso che non garantiva loro di conquistare il “posto fisso”, dall’altro dovranno con molta probabilità attendere diversi mesi prima che il processo di stabilizzazione giunga finalmente a termine.

Marcella Onnis

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