Sanità: per una visita odontoiatrica appuntamento a maggio 2017! Succede a Siena

Siena: Pian d’ Ovile, poliambulatorio della Asl 7, una giovane donna, che in rispetto alla privacy chiameremo Maria,  accompagna un’anziana signora ad una visita, in attesa che la paziente esca, la giovane decide di prenotare un controllo dal dentista, perché ha un dente che le fa male, probabilmente è cariato. Maria si dirige all’accettazione, declina i suoi estremi e poi ritira l’impegnativa, la legge e non può credere a quello che vede. Come? L’appuntamento previsto è per il 7 maggio 2017! “Scusi, non è che si è sbagliata, siamo ad ottobre del 2015, ma la data della è visita è prevista tra un anno e mezzo, ho capito bene?” chiede interdetta all’impiegata. “Tutto regolare, signora, la data è quella” – Regolare! – Maria è ancora più perplessa, piega il foglio, torna all’ambulatorio dove è rimasta la signora che stava accompagnando. Quella la vede agitata e le chiede cosa sia successo. Maria balbetta qualcosa, nervosissima, poi le fa leggere il foglio che le ha dato l’impiegata. E la signora ci chiama.

Maria non può attendere così a lungo, perciò si recherà da un dentista privato, pagando, ovviamente. Non può aspettare 1 anno e mezzo, il dente le fa troppo male. Così la giovane donna, come ogni persona che ha bisogno di un controllo più immediato o specialistico, pagherà due volte: con le tasse che versa attraverso il suo lavoro e la parcella  al dentista.  Ci stupiamo ancora? Non dovremmo. E, visti i tagli alla Sanità, il fatto sarebbe da considerare normale, casomai dovremmo stupirci del contrario.

Francesca Lippi

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