Raccontonweb: “Recuperare il tempo perduto” di Enrico Zedda

Recuperare il tempo perduto

Scrivevo dal cellulare poi ho acceso il pc, perché voglio scrivere cose belle. E anche perché sto guardando “Nuovo Cinema Paradiso”, che è un bellissimo film dove c’è una bellissima storia d’amore, quella che manca a me e che vorrei tanto.

Cara Giovanna, quando sono con te sto bene, non so perché ma è così. E mi piace.
Sono preoccupato perché non so cosa pensi di me e questo fatto mi lascia così …sospeso.
Leggo i tuoi messaggi su Facebook e mi piacciono, poi penso e ripenso.

Penso alle cose che mi dici sull’amicizia e,  in parte, sull’amore.
Ma non so proprio a cosa pensare di preciso, forse, dopo tanto tempo in cui mi è mancato il voler bene, veramente ho difficoltà a capire.

Non so se riesco a spiegarmi, perché questi sono concetti un po’ complicati e difficili da scrivere e io non sono neé scrittore né poeta, ma un semplice perito meccanico con i capelli grigi, in cerca di un sentimento bello, bellissimo, ma perduto nel tempo.

Riuscirò a ritrovarlo? A trovare una persona con cui dividerlo, una persona a cui volere tanto bene, da stringere forte forte al petto e sentire il suo cuore battere sul mio petto ed ancora percepire il suo respiro affannoso e dolce?
Io vorrei provarlo. Non so se è un sogno, non so se è solo una cosa da ragazzi, ma io per questo mi sento un ragazzo, uno che vuole recuperare il tempo perduto…

Tempus fugit…

Carissima Giovanna, ho voglia di guardarti negli occhi e accarezzarti il viso… Vorrei anche fare altro… cosa hai capito? Era solo darti un bacio, il mio pensiero… o il mio desiderio… ma non so, dopo che leggerai queste righe buttate di getto, cosa penserai di me.
Posso dirti che mi pare di volerti bene, non so cosa sia, ma è bello.
E tu? Ti sto sulle palle? Oppure la mia tenerezza chiama la tua?
Spero propria di essere “contagioso” per questo. Lo so, è un brutto termine, ma intendo contaminarti nel modo più nobile della parola.

Cara Giovanna ti mando un bacio. Spero che tu lo voglia raccogliere. Se guardi su nel cielo, verso la luna, trovi una stella molto luccicante anche la mattina presto: quella è la mia stella. Tu guardala, io la guarderò e così mi sembrerà di guardare i tuoi occhio belli.

Con affetto,
Carlo

 

Enrico Zedda

Pensionato, divide il suo tempo tra il volontariato e le sue passioni: cucina, sport e scrittura.

 

 

Foto di Michele Porcu

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