Raccontonweb: “Degna fine di un verme” di Marcella Onnis

ragazza con vestito rosso cammina per aria con case sul retro

Cari lettori, oggi vi proponiamo un brano della nostra Marcella Onnis. Non prima, però, di avervi ricordato che anche voi potete partecipare a questa rubrica, seguendo le istruzioni del regolamento di Raccontonweb.

 

Degna fine di un verme

Un verme si aggirava in cerca di una nuova casa, quando incappò in una donna giovane, bella e piena di vita. “Per avere un’aria così allegra, sicuramente se la passa bene: mi trasferirò da lei” si disse. E così fece.

I primi tempi, la donna non si accorse della sua presenza per cui poté abitare indisturbato nella sua casa. Giunse un giorno, però, in cui l’incontentabile verme fu preso dalla voglia di occupare nuovi spazi e tanto si allargò che la donna si accorse di quella presenza estranea.
La scoperta comunque non la turbò, anzi, con stupore del verme, continuò la propria vita come se niente fosse: si truccava, si vestiva con cura e femminilità, cucinava, rideva e cantava pure!

ragazza con vestito rosso cammina per aria con case sul retroIl verme non era abituato a questo tipo di reazione per cui, nonostante l’oggettiva supremazia, non si sentiva moralmente vincitore.
Decise, dunque, di vendicare l’affronto e, a tal fine, si ingegnò per crearle il massimo disagio possibile.
Tanto fece che, seppur con fatica, riuscì nel suo intento: la donna, arresa, lasciò la sua casa.

Il verme non ebbe comunque modo di godersi la vittoria perché, appena appresa la notizia, cominciò a sentirsi soffocare.
La vista annebbiata non gli permise di capire cosa fosse il peso che lo stava schiacciando, ma avrebbe detto si trattasse di un piede di donna, infilato in un’elegante scarpa dal tacco alto.
E, nel delirio che precedette la morte, gli sembrò pure di vedere una figura vestita di rosso librarsi in alto, mentre lui esalava il suo ultimo respiro.

 

NdA: le persone che ci lasciano dovrebbero essere ricordate nel modo che pensiamo gradirebbero di più. Questo raccontino allegorico vuole essere un saluto per una persona cara. Un saluto venato di ironia perché, avendo vissuto e lottato con il sorriso, allo stesso modo forse vorrebbe essere ricordata.

4 thoughts on “Raccontonweb: “Degna fine di un verme” di Marcella Onnis

  1. Bella, metafora, bel ricordo e perfetta conclusione che suona speranza: in definitiva è solo il verme a morire.
    Fulvio

  2. Tacco 12, sorriso, cuore franco, moralità, forza d’animo, semplicità, fascino discreto e talvolta nascosto …
    e poi cucinare, cantare, pulire la casa, allevare figli, risparmiare, sopportare, indipendenza di pensiero, cultura, reagire, vestirsi di rosso, affermare se stesse…
    queste, ed altre, sono le caratteristiche femminili che più infastidiscono e riescono a schiacciare i vermetti… che alla fine, come giusto che sia, fanno sempre una “degna fine”.
    Grazie, Marcella, per questo “raccontino” dal significato densamente attuale.
    Buona domenica.
    Lucia

  3. Grazie mille a entrambi! Pochi hanno letto questo raccontino e ancor meno sono quelli che, pur sapendo, hanno individuato “l’interpretazione autentica” di questa allegoria, per questo ho aggiunto la postilla. Lucia tu hai forse dato l’interpretazione più “gettonata” tra quelle che ho raccolto (ed è bello che abbiate trovato altre chiavi di lettura altrettanto positive); Fulvio tu hai capito tutto ciò che la postilla lasciava intendere in via immediata, ma hai anche letto (benissimo) tra le righe.

  4. Il verme ha fatto la fine del verme! Ben gli sta!!!
    Brava Marci, un piccolo, bel racconto colmo di sottintesi scritto con la giusta dose di ironia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *