L’angolo della poesia: “Parole non dette” di Emanuela Verderosa

mano che scrive con una stilografica

 

Logorano le parole non dette.
Logorano i rapporti e, di certo, la mente di chi le partorisce.
Questo e altro ci suggerisce Emanuela Verderosa con i versi che vi proponiamo oggi:

 

Parole non dette

Confinate schegge di pensiero

frotte di sospese note

che incalzano impazienti

tenaci imploranti

alla porta dell’anima

Parole non dette

che al di là del muro

e nonostante

dal duro sasso del mio esistere

sprizzate con roventi faville

di fucina

Parole non dette

che dal sangue mio germinate

spinose e furibonde rose

destinate a morire

senza un canto

inventato per voi

forse

Voi che nell’incerta mia vita

ancelle senza sponda

tenaci

rovistate invano

 

 

Un canto per le parole non dette Emanuela l’ha, invece, inventato e pure bello. Se anche voi avete saputo dare forma poetica alle parole che si agitano nella vostra mente, mandateci i vostri versi a info@ilmiogiornale.org

5 thoughts on “L’angolo della poesia: “Parole non dette” di Emanuela Verderosa

  1. Le sue parole non dette, astiose e sole, arrabbiate e segrete, ci dicono tanto di noi. Il nostro essere e quello che preserviamo in grembo. Lo specchio che riflette e riflessioni mai svelate.
    Bellissimo componimento. Complimenti Emanuela. Un saluto.
    Gigi Giussani – poco più di niente -.

  2. “schegge di pensiero” talvolta le schegge, anche quelle del pensiero, se restano per troppo tempo intrappolate nella mente e prive di voce, possono ferire l’animo come possono ferire le parole lanciate come sassi. Certo non sempre si può dire e parlare, ma imporsi di tacere può portare all’afasia di pensiero e le parole restano “ancelle tenaci” che, ninfe dimenticate, non giungono a nessuna sponda. Il silenzio è un’arte che va coltivata, ma anche l’espressione di pensiero merita di essere parte del nostro vissuto.
    Come sempre Emanuela ci regala dei versi non solo belli dal punto di vista stilistico, ma anche di profonda riflessione. E sappiamo bene di quanto la forza delle parole belle e gentili possa giungere dritta al cuore
    Grazie ad Emanuela e a presto leggere e commentare.
    Un caro saluto.
    ciao, Lucia

  3. Ciao, Gigi! So che tu di parole astiose non ne diresti mai; forse di segrete, sì, ma mai arrabbiate a tal punto da poter ferire chi ascolta.
    Le parole sono sempre uno “specchio che riflette” la nostra immagine interiore e i nostri pensieri più ascosi. Inutile cercare di camuffarle tanto poi la maschera cade sempre.
    Un caro saluto anche a te e a i tuoi cari.
    Buona domenica.
    ciao, Lucia

    P.S. un saluto anche te, Marcella! 🙂

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