Nuovi orizzonti della medicina: la prima chimera umano-animale

Pensare ad un essere metà uomo e metà animale richiama ad antichi miti o ad opere di fantascienza. Tuttavia, un gruppo di ricercatori americani sono riusciti nell’intento di creare la prima chimera tra umano e animale, anche se è ben lontana dalla fantasia collettiva. Si tratta infatti di un animale in cui vengono inserite delle cellule staminali umane, con l’intento di generare organi umani all’interno di un corpo animale, come una vacca o un maiale.
Questa necessità è nata dalla carenza di organi per i trapianti, che ha portato il team di scienziati a lavorare sugli embrioni di vari animali per inserirvi delle cellule umane e formare, nel corso della loro crescita, degli organi umani in tutto e per tutto, ma all’interno di un animale. La scelta più ovvia sono stati i maiali, in quanto i loro embrioni si sviluppano ad un ritmo simile a quelli umani. Infatti la parte più difficile e delicata dell’operazione è fare in modo che i tempi di sviluppo delle cellule umane e di quelle animali coincidano, altrimenti gli embrioni non svilupperebbero le cellule che poi formeranno gli organi a noi utili.
E finalmente, il team di scienziati ha dato i suoi frutti, creando una prima generazione di organismi ibridi tra animali ed esseri umani. Alcuni embrioni hanno infatti accettato le cellule umane, generando poi gli organi corrispondenti.
Sebbene questa pratica possa essere soggetta a critiche dal punto di vista etico, le potenzialità di questa scoperta nel campo medico sono vastissime, in quanto si riuscirebbe a produrre in modo efficace gli organi necessari per i trapianti nelle operazioni più delicate. Tuttavia, gli scienziati invitano anche alla cautela, in quanto solo poche cellule umane sono state ritrovate negli animali, inoltre molti embrioni che avevano accettato le cellule umane hanno presentato uno sviluppo rallentato.

Raoul Fratini

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