Marco Conidi, storia di un suonatore e dei suoi angeli maleducati

 

 

 

 

 

 

 

 

 Chissà perchè gli spiriti illuminati sono sempre incompresi nel loro tempo?
Marco Conìdi è cantautore romano nato nel “ferragosto del ’66” data emblematica che dà anche il titolo al suo primo splendido album. 
La sua è una storia molto particolare, perchè particolare è l’uomo Conidi che nasce discograficamente nel 1989 con l’album ferragosto ’66 appunto e partecipa a due Festival di Sanremo. Il primo in un trio Bungaro-Conidi-Di Bella con il pezzo ancora oggi ascoltatissimo “E noi qui”, la seconda volta come solista con la splendida “Non è Tardi” la frase “io voglio stare con chi ha l’anima mia” diventerà da quel giorno motivo di “riconoscimento” di molti dei suoi fans.
L’inizio è folgorante, tre album in poco tempo e ad ogni disco il successo aumenta. Bella musica e ancor più belle parole, vere e proprie poesie cantate con cui l’artista riesce a fotografare la realtà con grandissimo talento.
Da vent’ anni compone brani che fanno emozionare chi li ascolta, racconta storie vere, in cui ognuno si può riconoscere (ed io … permettemi sono tra questi ).
Marco Conìdi ha scritto canzoni per Paola Turci, sua la bellissima e vibrante Paura di vivere (La lettera), hanno collaborato con lui Sergio Cammariere per “L’AMORE CHE VIENE” con la quale il nostro suonatore ha ricevuto il Premio Lunezia, assegnato per il valore Musical Letterario e Gianmarco Tognazzi che interpreta il brano-poesia “La stagione delle assenze”. E’ anche autore di due brani nell’album d’esordio di Arisa. 
I suoi fans da sempre lo seguono e non “lo mollano mai” nonostante le lunghe pause di riflessione fra un disco e l’altro. L’amore degli Angeli Maleducati, questo il nome dei suoi fedelissimi preso in prestito da una delle sue più belle canzoni è un affetto che va oltre il solito rapporto fans-artista e non si ferma all’ascolto della canzone, ma diventa un vero incontro concreto, tra persone che si ritrovano e che hanno un’anima simile ma storie di vita anche diverse tra loro.Conìdi è uno di quegli artisti che incide quando ha davvero qualcosa da comunicare che non segue il mercato che forza l’uscita di nuovi album magari mediocri pur di fare presenza ma non è nemmeno artista che se ne sta con le mani in mano.. partecipa infatti alla serie Romanzo Criminale 2 dove lo riscopriamo nel personaggio di “Er Botola”, e proprio in questi mesi sta lavorando ad un film importante impegnato e già molto discusso,”Diaz, non pulire questo sangue”. Marco è da sempre impegnato anche in manifestazioni di beneficenza con la Aesseromartisti e non solo. Come tutti i grandi e veri artisti ama il suo pubblico e la sua attività live è piuttosto frenetica, assieme ad altri amici, ha un side project chiamato L’Orchestraccia , dove si diletta a girare l’Italia, proponendo un repertorio di canzoni folk-punk-rock- romano, tra attori e musicisti,  dove ad ogni live si aggiunge sempre qualcuno, pronti ad unire le loro esperienze reciproche, cercando una nuova forma innovativa di spettacolo, che comprenda musica e teatro in una chiave molto attuale. Marco è un artista vero, unico per la sua introspezione e soprattutto per i suoi testi profondi e sentiti. A mio modesto parere considero la carriera di Conìdi, appartenente al decennio degli anni 70, quello dove la musica era vera e libera, dove le collaborazioni tra artisti, venivano fatte per amicizia e non come spesso succede adesso, per convenienza da parte delle case discografiche. Rimane il nostro Suonatore, un personaggio forte ed orgoglioso delle proprie scelte, avendo un’anima vera.Purtroppo attualmente, in una società superficiale come la nostra, si privilegiano prodotti di scarsa qualità ed il risultato è il momento fiacco del mercato discografico attuale…sordo e cieco a prodotti di qualita’!!
Marco Conidi il 9 agosto suonerà nella sua Roma al Rock City, “Il mio giornale” lo incontrerà, faremo due chiacchiere insieme a lui ed ai suoi fans e vi racconteremo del suo concerto, tra l’altro un sentito ringraziamento va a Monica Liotti per l’aiuto e la pazienza nel’accompagnarmi in questo evento.   
Il mondo della musica ha bisogni di artisti come Marco  com’è del resto riportato nela sezione BIO del suo sito …. Marco Conìdi è amato da chi lo aspetta ed atteso da chi ancora non lo conosce.

Roberto Roby Bruno-

2 thoughts on “Marco Conidi, storia di un suonatore e dei suoi angeli maleducati

  1. Bravo Roby, hai racchiuso, in poche righe, sia noi che Marco 🙂 Un abbraccio fratello angelo:)

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