Lucca summer festival e la storica trilogia dei Liftiba

Passano gli anni ma i “ragazzacci,” sembra che non se ne vogliano accorgere.
Siamo al Lucca Summer Festival, dopo il tranquillo esordio con la Musica di Diana Krall, tocca stavolta ai Litfiba ed alla loro storica Trilogia.
Guardo tra il pubblico, chiudo gli occhi e mi sembra di rivederli tutti … quei ventenni che adesso sono lì, con qualche capello in meno e qualche figlio in più. 
Alle 21 e 35, il decollo, si inizia subito con Guerra ed è già un tumulto di emozioni, ma d’altronde lo sappiamo, stasera per i quarantenni, sarà uno splendido juke-box di ricordi.
Eccoli là su palco, Piero, Ghigo, Gianni e Antonio ed il nuovo “ragazzaccio” Luca Martelli alla batteria, con l’adrenalina del compianto Ringo, che lo controlla da una nuvola. 
L’afa lucchese è opprimente e c’è un alto tasso di umidità, ma nessuno se ne accorge, la voglia di Litfiba è tanta ed allora, perché perdere tempo: VERSANTE EST, EROI NEL VENTO, TZIGANATA sono una bella botta di vita, cantano e ballano tutti  ed anche i bambini, figli di quei genitori di “Litfiberia” invasati, cantano le canzoni, scatenandosi al rock della band. 
Vederli suonare è un piacere e fra qualche dimenticanza di Piero, (ma come non perdonarlo, sul palco è un leone che solo in pochi sanno esserlo così), scherzi e sorrisi, le canzoni volano via: LA PREDA (dedicata a quel Bersani che in campagna elettorale avrebbe dovuto smacchiare i giaguari), TRANSEA, ISTANBUL, APAPAIA, continuano imperterriti in quel viaggio intorno agli anni ’80 che tanto ha dato ai Litfiba e contraccambiato a piene mani dalla band, il pubblico è felice, ognuno vorrebbe la sua canzone, ma pazientare please la scaletta è ancora lunga: PIERROT E LA LUNA, BALLATA, ELETTRICA DANZA, RE DEL SILENZIO, altre canzoni, altre storie intimistiche, oscure dal sapore vagamente darkeggiante, riarrangiate in pieno XXI secolo: GIRA NEL MIO CERCHIO, ONDA ARABA e CANE, concludono la prima parte dello show.
In attesa della seconda parte, (molti si aspettavano tre quatto canzoni e poi a letto), la voglia di suonare in Toscana dei Litfiba è tanta, sappiate soltanto, che con la scusa delle prove aperte al pubblico durante il pomeriggio, per la gioia dei presenti, la band ha suonato svariate canzoni improvvisando un mini concerto. 
Si riparte con: LULU’ E MARLENE, LOUISIANA, IL VENTO, SANTIAGO, tra il pubblico è di nuovo delirio, è un concerto molto lungo, verranno superate le due ore abbondanti e se poi si somma il pomeriggio siamo quasi a tempi springsteeniani. 
Come sempre schierati a favore della pace e dalla parte dei popoli, che rivendicano la propria libertà, si va via di nuovo con PANAME, CORRI, AMIGO, RESTA e TEX che ormai è il finale incandescente dei loro show. 
I Litfiba fanno parte della storia della musica italiana, durante gli anni della trilogia, molti critici volevano necessariamente paragonarli ad altri gruppi più famosi, ma questo era impossibile, perché erano sono e saranno per sempre unici.
 
Roberto Bruno
Le foto sono di Annamaria Dulcinea Pecoraro

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