Lo spettacolo “Km 12 Primo Movimento” a Roma

lo spettacolo Km 12 a Roma

lo spettacolo Km 12 a RomaALTRO SPAZIO e CENTRO ALTA FORMAZIONE TEATRO presentano

“Km 12 – Primo movimento – Una fabbrica occupata fra le nuvole”

 

Di Gianfranco Vergoni

Musiche effetti sonori, arrangiamenti  Giacomo Del Colle Lauri Volpi e Spettro Sonoro

Direzione musicale Dino Scuderi

Regia Emiliano Raya

 

Con

Greta Arditi, Sofia Doria, Linda La Marca, Matteo Mammucari,

Daniele Nardone, Ilaria Serantoni, Vanna Tino, Andrea Vinaccia

 

Direzione vocale Brunella Platania  in collaborazione con Rosy Messina e Alessio Ingravalle

Coreografie Azzurra Tassa

Costumi Caterina Nardi

Disegno Luci Omar Scala

Acting coach Cinzia AlittoAdriano Evangelisti

Supervisione artistica per Musical In Progress Chiara Noschese

Aiuto regia Giulia Maria Gallo

Assistente ai costumi Olimpia Longobardi

Organizzazione e produzione Raffaella Mucci

 

Dal 7 al 14 giugno

(7, 8 e 9 giugno SOLD OUT! Prenotazioni a partire da sabato 10)

Altro Spazio

Via Tiburno 33 – Roma

 

INFO E PRENOTAZIONI

tel 393 9075005 – 338 1759319

info@centroaltaformazioneteatro.com

km12ilmusical@gmail.com

 

Dalle ceneri degli antichi stabilimenti sulla Tiburtina rinasce la RCA. Da 7 al 14  giugno, Altro Spazio e CAFT – Centro Alta Formazione Teatro presentano “KM 12 Primo Movimento – Una fabbrica occupata fra le nuvole” scritto da Gianfranco Vergoni e diretto da Emiliano Raya.

 

Al progetto è legata una campagna di crowdfunding partita il 6 maggio scorso a questo link
https://www.indiegogo.com/projects/km-12-musical#/

Tra le ricompense del crowdfunding sono previsti biglietti per assistere allo spettacolo.

Per tutte le info  https://www.indiegogo.com/projects/km-12-musical#/

 

Pagina facebook

https://www.facebook.com/chilometrododicimusical/?fref=ts

 

SINOSSI

In una società molto simile alla nostra nel 2039, conflitti, tensioni, violenze, vengono controllati riducendo la variabilità emotiva degli individui, e stimolando al massimo la socialità virtuale. Le persone si frequentano fisicamente il meno possibile. I lavori più ambiti sono quelli in cui non si interagisce con umani ma solo con macchine e programmi.

La tecnologia riesce a rilevare le tracce mnemoniche lasciate all’interno degli edifici, e queste, se economicamente interessanti, vengono duplicate ed elaborate per produrre videogames e altro materiale che renda profitto, altrimenti vengono cancellate per sempre.

Un gruppo di operai precari viene mandato ad ispezionare la sede abbandonata di quella che fu la RCA italiana, al km 12 della via Tiburtina, in cerca di memorie del passato. Questo perché per captare le tracce mnemoniche serve la variabilità emotiva, che appartiene solo agli umani.

I ricercatori con l’aiuto di programmi e dispositivi si aggirano nello spazio descrivendolo e scovandone le risonanze. Quando ne identificano una importante attivano gli ologrammi, e il passato si materializza sotto i loro occhi.

Attraverso le apparizioni e le immedesimazioni ricostruiscono la storia del luogo, mentre i nodi delle loro personalità verranno portati alla ribalta ed esaminati e rivissuti, al suono dei classici immortali prodotti dalla RCA Italiana, tra i quali: “In ginocchio da te”, “Il mondo”, “Cuore matto”, “Il ballo del mattone”, “Rimmel”, “Quando finisce un amore”, “Un’emozione da poco”. I ricercatori non troveranno niente che possa ricondurre a risorse economiche spendibili nel futuro: la musica che ha segnato un’epoca, la cultura, l’arte, non saranno più considerate forme di guadagno e i superiori daranno immediatamente l’ordine di cancellare i ricordi e abbattere le mura per predisporre lo spazio ad un’altra destinazione d’uso. La storia continua…

 

NOTE DI REGIA

La RCA Italiana, fondata agli inizi degli anni cinquanta, fu voluta da Papa Pio XII che chiese al magnate americano Frank M. Folsom di costruire una fabbrica proprio nelle vicinanze del quartiere di San Lorenzo, memore dei bombardamenti americani del 19 luglio 1943.

Iniziano gli anni del boom economico, i disastri causati della seconda guerra mondiale sembrano un lontano ricordo e gli italiani tra le loro abitudini ascoltano le canzoni contemplandole davanti ai giradischi.

Per la RCA la sfida più grande è quella di produrre musica in lingua italiana. Ci riesce Ennio Melis insieme ad un manipolo di geniali autori, discografici, artisti e direttori d’orchestra, che cambieranno radicalmente il modo di approcciare alla produzione della nostra musica. Negli avveniristici studi al chilometro 12 di Via Tiburtina hanno inciso i migliori artisti italiani e internazionali. Grazie alla visione di Melis, Lilli Greco, Franco Migliacci, Vincenzo Micocci e tanti altri operatori del settore, sono state plasmate nuove generazioni di cantanti che in quarant’anni hanno venduto milioni di dischi, imponendosi nell’immaginario collettivo del nostro paese:

Nilla Pizzi, Domenico Modugno, Gianni Meccia, Nico Fidenco, Jimmy Fontana, Edoardo Vianello, Gianni Morandi, Rita Pavone, Riccardo Cocciante, Gino Paoli, Piero Ciampi, Luigi Tenco, Sergio Endrigo, Patty Pravo, Paolo Conte, Lucio Dalla, Renato Zero, Mia Martini, Gabriella Ferri, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Rino Gaetano, Anna Oxa, Amedeo Minghi e tanti altri. Diretti da due giovani direttori d’orchestra che provenivano dalla musica classica: Ennio Morricone e Luis Bacalov.

Ancora oggi la qualità delle incisioni dimostra l’assoluta efficacia di quel sistema produttivo che metteva al primo posto la comunicazione tra l’azienda e l’artista. Un punto di incontro tra artisti di diverse provenienze, un crocevia di idee che hanno raccontato la storia del nostro paese e che con la storia si sono spesso incrociate e confrontate.

Al Km 12 di Via Tiburtina, dove oggi resta forse un magazzino, non si conserva neanche il lontano ricordo di quel tempo e di quella fucina di artisti simbolo degli anni d’oro della discografia italiana.

In questo testo Gianfranco Vergoni ha ambientato la storia nel 2039, immaginando un gruppo di giovani operai e ricercatori disillusi, senza ambizioni, relegati ad una normalità alienante e virtuale, che ricevono il compito di rilevare ed eventualmente cancellare la memoria storica dell’industria al Km 12.

I sette giovani verranno attraversati dalla presenza dei cantanti e con i ricordi e i suoni assorbiti dalle pareti ne capteranno la memoria. Parleranno un linguaggio a loro sconosciuto, fatto delle sonorità filtrate attraverso il tempo e i versi poetici delle canzoni. Poi l’ordine di abbattere tutto.

Sembra fantascienza.

Emiliano Raya

 

 

Fonte Web Press – Claudia Grohovaz

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