L’angolo della poesia: sonetto sul Carnevale di Fernando Pessoa

maschere

Siamo in tempo di Carnevale, tempo di giochi, scherzi e dolci golosi per i piccini ma anche per i più grandi. A noi adulti, però, non sfugge che le maschere si indossano tutto l’anno, come ci ricorda anche il Sonetto VIII della raccoltaTrentacinque sonetti” di Fernando Pessoa, che vi proponiamo nella traduzione di Ugo Serani:

maschere

Sonetto VIII

Quante maschere e sottomaschere noi indossiamo
Sul nostro contenitore dell’anima, così quando,
Se per un mero gioco, l’anima stessa si smaschera,
Sa d’aver tolto l’ultima e aver mostrato il volto?
La stessa maschera non si sente come una maschera
Ma guarda di fuori di sé con gli occhi mascherati.
Qualunque sia la coscienza che inizi l’opera
Sua, fatale e accettata sorte è l’ottundimento.
Come un bimbo impaurito dall’immagine allo specchio
Le nostre anime, fanciulle, rimangono disattente,
Cambiano i loro volti conosciuti, e un mondo intero
Creano su quella loro dimenticata causa;
E, quando un pensiero rivela l’anima mascherata,
Esso stesso non va a smascherare da smascherato.

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