L’angolo della poesia: “La primavera” di Egidio Magno

tanti fiori rosa

tanti fiori rosa

 

Oggi accogliamo con piacere in questo Angolo un nuovo autore: Egidio Magno.

Così si definisce: «Sono uno scrittore per caso, o meglio scrittore, ma non di poesie o di romanze, semplicemente di atti giudiziari, dato che sono un aspirante avvocato appassionato di lettura e a volte scrittura di poesie».

I versi con cui esordisce in questo spazio sono sicuramente…  un frutto di stagione:

 

La primavera

L’odore della primavera finalmente inebria i corpi stanchi.

La freschezza, la speranza, come gocce gelate penetrano nello spirito ardente.

Si accendono mille idee mille propositi di cambiamento, innumerevoli progetti, sbocciano al pari dei fiori dei campi.

Io la primavera la sento nei muscoli nel corpo, intorno, finanche nell’odore delle lenzuola.

La vedo: mi emoziona. Mi porta in una dimensione surreale all’idea di un assaggio di un qualcosa di potenzialmente eterno di infinitamente grande.

Sovente mi chiedo di come sarebbe il mondo senza primavera.

Semplice: non conosceremmo il significato di speranza, non saremmo aperti all’idea della rinascita neppure esisterebbe il paradiso, esisterebbe ugualmente,  ma sarebbe  impossibile immaginarlo.

La primavera è la stagione delle anime libere delle vite brevi ma eterne degli animi leggeri che volteggiano danzando nell’aria: la stagione delle farfalle.

La primavera è il tempo dei fiori di pesco di quelli  del pero del prunalbo.

La primavera è un inno alla bellezza.

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