Incredibile! Robot comunicano in autonomia e Facebook interrompe esperimento

 

 

 

Sembra una notizia da film di fantascienza quella che in questi giorni sta facendo il giro del web secondo la quale l’azienda Facebook, pochi giorni fa, ha interrotto bruscamente un esperimento in corso sull’intelligenza artificiale di alcuni bot (abbreviazione di “robot”) a causa del fatto che quest’ultimi avevano inventato un linguaggio tutto loro per comunicare in completa autonomia.
Incredibile ma tutto vero, a confermarlo gli sviluppatori dell’azienda stessa i quali stavano studiando alcuni sistemi di intelligenza artificiale (soprannominata dall’inglese “AI”) capaci di dialogare tra loro in inglese e condurre semplici trattative, per esempio quelle per dividersi due libri, tre palloni da basket e un cappello da cowboy.

L’inaspettato è arrivato proprio quando due di questi bot hanno iniziato ad utilizzare un linguaggio incomprensibile senza che  fosse stato loro  richiesto ed hanno continuato a comunicare fra loro in questo modo fino a che l’esperimento non è stato interrotto. Un semplice errore delle due macchine? Sembra di no secondo i ricercatori perché, a quanto pare, malgrado il linguaggio risultasse incomprensibile, secondo la presa visione di esperti il linguaggio aveva una sua logica e non puo’ essere un casuale errore per il semplice motivo che le intelligenze artificiali stavano utilizzando le stesse parole solo in un ordine diverso. Una spiegazione all’anomalo comportamento potrebbe essere attribuita al fatto che i bot non erano stati programmati per dialogare soltanto in inglese. Ma c’è il sospetto che le macchine seguano dei codici ancora poco conosciuti all’uomo.
A delucidare meglio la situazione è il ricercatore Mike Lewis del programma “Facebook AI Research” che ha fatto chiarezza sulla situazione spiegando: “Il nostro interesse è che i bot possano un giorno parlare alla gente, soddisfare le loro richieste. Utilizzando degli algoritmi, i bot affinano le loro capacità e poi vengono lasciati da soli in modo che possano confrontarsi e sviluppare le capacità di linguaggio e di negoziazione. È possibile che, durante l’esperimento, ad un certo punto i bot abbiano cambiato il loro linguaggio, avendo trovato un sistema di comunicazione con cui potevano condurre la loro trattativa in modo più efficace.”

A causa del panico generale che si è scatenato negli ultimi giorni a seguito di questa notizia un altro ricercatore di Facebook, Dhruv Batra, è intervenuto per tentare di calmare le acque dichiarando: “Non voglio linkare ad articoli specifici o procurare specifiche risposte per timore di continuare questo ciclo di frasi estrapolate dal contesto, in ogni caso trovo che il modo in cui i media si sono occupati della questione sia irresponsabile e votato al clickbait. Sebbene l’idea che le macchine inventino un loro linguaggio possa sembrare allarmante o sorprendente per alcune persone non del campo, è un settore dell’intelligenza artificiale ben solido, che ha alle spalle pubblicazioni e ricerche di anni. Semplicemente alcuni bot a cui viene chiesto di svolgere un compito spesso trovano dei modi non intuitivi per raggiungere il risultato. Cambiare i parametri dell’esperimento NON significa ‘fermare l’intelligenza artificiale’ o staccargli la spina, come è stato scritto. Se fosse questo il caso, ogni sviluppatore in questo campo dovrebbe lasciare tutto ogni volta che un lavoro non raggiunge l’obiettivo”.

Lorenzo Toninelli

Fonte: Huffingtonpost.it

 

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