Ficarra contemporary divan: al via la seconda summer school

gruppo di giovani seduti lungo le pareti di un edificio

 “Ficarra Contemporary Divan” – alla Residenza d’artista di Lois Weinberger

si uniscono dieci giovani artisti italiani per la seconda Summer School

 

gruppo di giovani seduti lungo le pareti di un edificioHa preso il via seconda delle due Summer School legate al progetto “Ficarra Contemporary Divan”, promosso da La Stanza della Seta – Museo Palazzo Milio con il Comune di Ficarra e la direzione artistica di Mauro Cappotto.

Fino al 29 agosto la residenza di Lois Weiberger, seguita dal curatore senior Lorand Hegyi, si arricchisce della partecipazione di dieci giovani artisti italiani (fra cui otto siciliani) che, coordinati dal curatore junior Vincenzo Estremo, lavoreranno a stretto contatto con l’artista austriaco.

La Summer School è composta da Giuseppe Buzzotta (Palermo), Gabriella Ciancimino (Palermo), Derek Di Fabio (Milano), Tothi Folisi (Sant’Agata di Militello), Genuardi/Ruta (Sciacca, Modica), Giuseppe Lana (Catania), Carmelo Nicotra (Agrigento), Manuel Scano Larrazabal (Padova), Vincenzo Schillaci (Palermo), Stefania Zocco (Ragusa).

Si tratta, appunto, della seconda Summer School che contrassegna il progetto; la prima, coordinata quale curatore junior da Francesco Lucifora, ha visto la partecipazione di diversi artisti e studiosi provenienti da tutta Europa, che hanno arricchito il lavoro in residenza dell’artista portoghese Hugo Canoilas, seguito dal curatore senior Giovanni Iovane: Meris Angioletti  (Italia), Thomas Knoefl (Germania), Mark Kremer (Olanda), Emmanuelle Lainé (Francia), Ana Manso (Portogallo), Marco Pasi (Olanda), Atlas projectos (André Romão, Nuno Luz) Portogallo, Benjamin Valenza (Francia), Club Moral (Danny Devos e Anne-Mie Van Kerckhoven – Belgio.

Le due Summer School sono, in pratica, laboratori di confronto, produzione e scambio, con lo scopo di confermare Ficarra quale piattaforma per la cultura contemporanea internazionale, grazie all’elaborazione costante di idee e progetti, nonché centro di produzione artistica attivo a tutti i livelli e a tutte le ore.

Il progetto “Ficarra Contemporary Divan” – che vede come partner tecnici la Fondazione Brodbeck e Arte e Critica – si propone infatti di promuovere il territorio locale, riconosciuto per le sue nobili origini e la sua cultura storica e letteraria, grazie all’interazione con il mondo dell’arte contemporanea, attraverso i due artisti europei (Canoilas e Weinberger) che lavorano per quasi due mesi al fianco di un folto gruppo di giovani artisti internazionali.

Fin dall’inizio del progetto “Ficarra Contemporary Divan”, si sono svolti e continuano nel piccolo centro dei Nebrodi anche convegni ed eventi serali, il cui fine è l’arricchimento del progetto stesso e la valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo, attraverso le diverse declinazioni artistiche della musica, del teatro e della danza.

L’intero progetto culminerà nell’inaugurazione di una grande mostra, domenica 29 agosto, alle 19,30. Le opere realizzate saranno presentate all’interno di diversi contesti: a Palazzo Milio, il cui fulcro è la Stanza della Seta, in quattro vetrine site all’interno del centro abitato, tra cui quelle di Palazzo Busacca, e in altri punti del paese scelti dagli artisti durante le residenze. Un’idea di “museo diffuso” che, uscendo dai limiti di un luogo chiuso e coinvolgendo invece, il contesto abitativo e il territorio limitrofo crea, come sottolinea Mauro Cappotto, “una nuova occasione di contaminazione e di produzione, in cui i nuovi linguaggi si intrecciano con la potenza della memoria, innescando processi di rigenerazione.”

 

Lois Weinberger

Lois Weinberger (Stams, Austria, 1947), dalla fine degli anni settanta porta avanti un’avventura quasi pionieristica che elabora un nuovo approccio rispetto all’universo naturale. La riflessione ruota attorno all’equilibrio del rapporto uomo-natura, anche dal punto di vista socio-politico. Nella sua carriera ha realizzato interventi site-specific in diverse città del mondo (Tokio, Tel Aviv, Londra, New York) e le sue opere sono state presentate nei più prestigiosi musei in Europa e Giappone.

Un field worker, come ama definirsi, le cui opere costituiscono solo il punto di partenza per continue ricerche in spazi naturali e artificiali, portate avanti, a partire dal 2003, insieme alla moglie Franziska.

Urbanizzazione, migrazione e biodiversità naturale all’interno della società sono le tematiche che permeano la poetica dei Weinberger, arricchite da un certo interesse per la sostenibilità ambientale. Più che la costruzione dell’opera in sé, ciò su cui si concentra l’artista è il dilagare spontaneo della natura in luoghi periferici o degradati (sterpaglie che crescono sui binari di stazioni ferroviarie inutilizzate, erbacce che si fanno strada come lacerazioni sull’asfalto).

Nel 2009 è invitato per il Padiglione Austriaco alla 53. Biennale di Venezia dove, con Laubreise, realizza una blocco rettangolare di piante e materiali vegetali. Tra i progetti outdoor più importanti: Recreation Yard, per la prigione di Innsbruck; Present, time, Space a Tel Aviv; The Edge City, realizzato insieme ai senzatetto di Exter e l’intervento sulle rotaie abbandonate per Documenta X.

Ancora oggi il suo lavoro contribuisce al mai sopito dibattito sul legame arte-natura.

 

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