Da sabato in mostra a Palermo capolavori della fotografia

STUDIO     

Istituto Superiore per la Storia della Fotografia

 

Paolo Morello apre al pubblico la sua collezione di fotografie. Da sabato pomeriggio a Palazzo Moncada un ciclo di mostre e un nuovo spazio per i collezionisti

Lo storico, editore e collezionista Paolo Morello apre al pubblico i celebri capolavori della sua collezione di fotografie. Da sabato 22 settembre, nei locali del suo studio sito in Palazzo Moncada, fresco di un sontuoso restauro, (piazza san Domenico, ingresso da via Bandiera 11) si terranno con cadenza mensile alcune curatissime mostre di fotografia.

La prima esposizione, che sarà inaugurata sabato 22 settembre alle 18, presenta una selezione di alcuni tra i più famosi autori italiani: Berengo Gardin, Branzi, Camisa, Cerati, De Biasi, Ferroni, Giacomelli, Secchiaroli, Sellerio, per citare solo alcuni nomi. In mostra capolavori di fama internazionale, l’unica stampa originale d’epoca esistente de Gli Italiani si voltano (1956), il celebre scatto di Mario De Biasi diventato una vera icona della cultura italiana nel mondo e ancora, i Pretini di Mario Giacomelli, Toscana di Gianni Berengo Gardin, e uno straordinario ritratto di Fellini e Mastroianni sul set di Otto e mezzo, fotografati da Tazio Secchiaroli.

‘Studio’, questo il nome simbolicamente bscelto per il nuovo spazio, non vuole sostituirsi a un museo, ma costituire un punto di riferimento per tutti coloro che coltivano la passione per l’arte e la fotografia.

In calendario nei prossimi mesi mostre di Mario Giacomelli, Antonio Biasiucci, Mario Lasalandra, Christian Coigny, Vittorugo Contino, e dello stesso Morello, questa volta fotografo in prima persona.

              Per visitare le mostre è necessario prenotarsi, telefonando al numero 091 583893 o inviando una mail all’indirizzo mostre@issf.it. Info sito: www.issf.it e sulla pagina facebook : Istituto Superiore per la Storia della Fotografia. Ingresso gratuito.

              “Si tratta di Opere scelte con attenzione — spiega Paolo Morello — secondo tagli tematici o monograficamente dedicate a un autore, per offrire ai visitatori brevi percorsi, riflessioni e, soprattutto, la straordinaria opportunità di ammirare gli esemplari originali di scatti molto famosi. Com’è noto la mia collezione è fatta esclusivamente di stampe vintage, ossia di esemplari d’epoca originali.” Opere che, per importanza e qualità, dovrebbero occupare le pareti di un museo, ma “poiché in Italia non esiste ancora un museo dedicato alla fotografia – continua Morello –, ho pensato che fosse doveroso condividere questi tesori ed offrirli alla pubblica fruizione, seppure con i limiti che l’attività di un piccolo spazio comporta”.

“Quella del collezionismo è una strada affascinante – dice ancora Paolo Morello –, che non poche gratificazioni ha reso a chi negli ultimi anni ha comprato una fotografia”. Dopo la recente asta che Christie’s a Londra ha dedicato interamente alla collezione Morello, l’interesse del mercato internazionale si è finalmente risvegliato nei confronti della fotografia italiana. Dopo tanti, troppi anni di ingiustificato silenzio. “Il mercato della fotografia è in piena espansione. La rivalutazione delle opere nell’ultimo decennio è stata esponenziale. E siamo solo agli inizi. Le quotazioni correnti sono ancora molto lontane dall’aver espresso interamente il valore potenziale dei nostri autori. Oggi è possibile comperare per poche migliaia di euro fotografie che nel giro di alcuni anni decuplicheranno il loro valore. La mia personale esperienza me lo dimostra in modo ormai inoppugnabile e mi spinge a continuare con sempre maggiore entusiasmo”.

Biografia Paolo Morello

storico della fotografia, fotografo ed editore, Paolo Morello si è formato presso la Scuola Normale di Pisa e il St John’s College di Oxford. Ha insegnato Fotografia e Storia della Fotografia presso le Università degli Studi di Palermo, Bologna, Brescia, Verona, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano e, dal 2001 al 2009, all’Università iuav di Venezia. All’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, ha fondato e diretto il Master biennale in fotografia. Dal 2001 al 2010 è stato Contributing Editor della rivista ‘History of Photography’, e dal 1999 al 2011 ha diretto l’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia. Nel 2011, ha fondato Glint, una casa editrice di volumi di lusso, interamente fatti a mano, con sede a Londra.

è autore di molti fondamentali studi sulla storia della fotografia in Italia. Tra questi: Enzo Sellerio fotografo. Tre studi siciliani (1998); Briganti (1999); Amen fotografia (2000); Gli Incorpora (2000); Fulvio Roiter (2002); Alfredo Camisa. Carteggio 1955-1963 (2003); Piergiorgio Branzi (2003); Mario De Biasi (2003); Ferruccio Ferroni. Carteggio 1952-1959 (2004); Mario Lasalandra. Poeti, maschere, attori, fantasmi (2005); Gianni Berengo Gardin. Venezia (2006); Mario De Biasi. Budapest 1956 (2006); Carla Cerati. Nudi (2007); Gianni Berengo Gardin. Polesine (2008). Nello stesso anno, l’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia ha pubblicato anche la sua fortunata Guida pratica al mercato della fotografia, mentre nel 2010 ha visto la luce il primo volume de La fotografia in Italia.

collezionista appassionato, lavora da ultimi quindici anni alla creazione di una collezione di vintage prints, originariamente destinate a costituire il nucleo del primo Museo in Italia interamente dedicato alla fotografia italiana. Selezioni di capolavori dalla sua collezione sono state esposte a Parigi (2007), Milano (2010), e Mosca (2011). Nel giugno 2012, a Londra la casa d’aste Christie’s ha dedicato una intera sessione ad una scelta di opere provenienti dalla sua collezione.

come fotografo, ha pubblicato per le edizioni di Glint: In principio, La leggenda del Ficus, La nostalgia di Afrodite, La pazienza del legno, Tat Tvam Asi (Tu sei Quello) e Viaggio in Sicilia.

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