“ARTE” IL LAVORO /CAPOLAVORO DI BUNGARO

La cura minuziosa dei dettagli e la ricercatezza delle immagini sonore e poetiche evocate, sono i punti cardine intorno ai quali ruota il piccolo universo di capolavori di “Arte “, l’ultimo lavoro discografico di Bungaro, artista sinonimo di eleganza che, come un re Mida del mondo autorale, è solito firmare brani premiati da critica e pubblico per altri artisti [Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Eramo& Passavanti, Patrizia Laquidara, Marco Mengoni di Xfactor], e per se stesso [“Guardastelle” Premio Miglior Canzone Sanremo 2004 e “Occhi belli”, scritta e interpretata per il film “Io No” di Ricky Tognazzi, che ha vinto il Premio Ischia Music & Film Award].
Sin dai primi istanti di ascolto ci si rende conto di trovarsi di fronte ad una produzione curata, avvolgente e delicata: inusuali set percussionistici, una sezione archi di venticinque elementi, intelligenti armonizzazioni di chitarre e il comune denominatore del suono di contrabbasso (curano gli arrangiamenti una serie di maestri, da Aidan Zammit a Michele Ascolese che vantano collaborazioni con Fabrizio De Andrè, Nicola Piovani, Vincenzo Cerami) fanno da tappeto sonoro ad un mondo letterario che si muove in equilibrio tra la grande canzone d’autore e la poesia pura (grazie anche alla lirica di Pino Romanelli collaboratore storico di Bungaro) e al tempo stesso unisce due culture musicali, quella Italiana e quella Brasiliana. Sensazione sottolineata dalla presenza di Paula Morelenbaum (cantante di Sakamoto e di Antonio Carlos Jobim) nel brillante brano che da’ titolo all’album, che è solo una delle prestigiose collaborazioni presenti nel disco, con le quali Bungaro si confronta sempre con interpretazioni emozionali d’alto livello: “Il deserto“, in duetto con Fiorella Mannoia, ci regala immagini cinematografiche e riporta le domande/risposte di un amore romantico, e – mentre il corpus di “Madonna di lu finimundu“, con la voce trascinante di Lucilla Galeazzi e l’organetto vissuto di Ambrogio Sparagna, diventa una cellula nervosa che fa buon uso dello slang del dialetto – in “Piacere di vederti” la coinvolgente e disincantata ironia dell’attore Neri Marcorè apre un momento di riflessione che riesce ad accentuare la psiche sulle corde di una chitarra. Le 14 tracce scorrono piacevolmente alternando momenti di ardore carismatico [“Il motore immobile”, “Se rinasco”, “Punti di Vista] a storie dall’incipit Contiano [“Trafficante“], passando per istanti dove l’orchestrazione lascia spazio alla magia delle parole [“Pagine“, “Non è tempo che passa“] o la scena ad un solo strumento [“Peccenna mia“, sulle note della chitarra del brasiliano Guinga, già collaboratore di Chico Buarque e Sergio Mendes], fino ad arrivare ad una preziosa testimonianza d’affetto verso uno dei piu’ grandi autori della storia recente della musica italiana: Sergio Endrigo. Da un testo inedito affidato a Bungaro dalla figlia Claudia Endrigo nasce ” Dal destino infortunato“, un grande affresco d’autore che si avvale della collaborazione di Ferruccio Spinetti al contrabbasso [“Musicanuda” Premio Tenco con Petra Magoni] e il pianista contemporaneo Omar Sosa. Il brano è stato –incredibilmente- non accettato dalla commissione del Festival di Sanremo 2010. Sul palco dell’Ariston, Bungaro sarebbe stato accompagnato da Ivan Lins, uno tra i più prestigiosi cantautori contemporanei brasiliani (Barbra Streisand, Sting, George Benson) e Jacques Morelenbaum, violoncellista di Caetano Veloso, mentre nella serata del venerdì, si sarebbe esibito con uno dei più importanti musicisti al mondo, Gilberto Gill. Per fortuna il tam tam del web sta riscattando questo grande momento di musica – che sarà pubblicato anche in Brasile per la Biscoito Fino – perche’, come dice il testo di Endrigo, la poesia e’ un’esigenza di tutti: ” […] non e’ piu’ sola la tua assenza, il tuo silenzio andato via, senza la sana tua allegria, morirebbero i poeti, languirebbe la poesia […]” e la poesia e la musica di questo album ne fanno una perla di musica d’autore, senza tempo, da aggiungere agli ascolti.

Gae Capitano- SimonaCannata Fonte www.musicoltranza.it

Bungaro”Arte

Egea music 2010 © I sogni son desideri Records

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