L’angolo di Full: “Il corpo”

disegno che ritrae un uomo addormentato sotto le lenzuola

Oggi tocca nuovamente al nostro Full intrattenerci con un suo brano. Con sole 172 parole ha saputo creare un altro racconto del genere mistery così efficace da registrare il record storico di consensi sul sito letterario “Gentechescrive”.

Se anche voi amate scrivere racconti brevi, mandateceli! Non importa se non siete dei maestri come Full e se di parole ve ne servono di più: l’importante è che seguiate le poche indicazioni del regolamento di Raccontonweb.


disegno che ritrae un uomo addormentato sotto le lenzuolaIl corpo

Per non ferire gli occhi impastati di sonno, evitò di accendere la lampada sul comodino. Si diresse in bagno a tentoni, urinò e tornò verso la camera. Nella penombra gli sembrò di notare qualcosa sul letto che aveva lasciato vuoto. Allungò le mani e sentì una massa… come un corpo steso.
Si ritrasse bloccandosi. Poi cercò di dire qualcosa, forse voleva urlare, ma non riuscì a produrre suoni. Infine pensò che non poteva starsene così. Quella sagoma sembrava inerme, come un essere addormentato. Di nuovo allungò una mano, dapprima per scuoterlo, poi per tastarlo. La mancanza di reazione lo favorì e prese a percorrere quelle membra coi polpastrelli tremanti: ne sfiorò le braccia, il torace, il viso dove indugiò.

primo piano di Fulvio Musso                 Finalmente capì e, con movimenti lenti, d’automa, montò sul letto e s’infilò in quel corpo con l’impaccio di chi entra in un abito troppo su misura. Si sistemò al meglio, si mise tranquillo e aspettò un paio di giorni, sino a quando arrivò qualcuno a far casino, confermando quanto ormai gli era chiaro.

Fulvio Musso

6 thoughts on “L’angolo di Full: “Il corpo”

  1. Piacevolissimo!
    …incredulità,stupore, morte…
    Complimenti per la bravura

  2. PRECISAZIONE. Il sito “gente che scrive” che appare nel link del sottotitolo non è quello letterario di cui si parla. Quest’ultimo ha chiuso i battenti da qualche tempo. Peccato perchè non era il solito sito dalle reciproche adulazioni. Qui gli autori venivano scannati vivi.
    Full

  3. Ahimè…lui si era arreso alla “fatal quiiete”, ma al momento non se ne era reso conto; per prima l’anima si era staccata dal corpo, si era guardata un po’ in giro e poi, “con movimenti lenti, d’automa” era rientrata in quella sagoma che l’aveva ospitata per tanto tempo e che lì per lì non aveva neppure riconosciuto. Quando lui si rese veramente conto di cosa era successo, non potè fare altro che starsene buono buono e aspettare… aspettare che qualcuno giungesse a “far casino” con tutti gli annessi e connessi, legati ad un pianto rituale per un corpo ormai inerme!
    Buona domenica… di sole e luce… c’è ancora tempo… per essere ghermiti…almeno così si spera…
    Un caro saluto, Full, a te e a tutti i lettori.
    ciao, Lucia

  4. Scusate, tratta in inganno dal nome identico e non conoscendo né un portale né l’altro, ho erroneamente pensato che il sito in questione fosse quello cui poi ho linkato. Doveroso, quindi, eliminare il collegamento ipertestuale.

  5. “Qui gli autori venivano scannati vivi”… per fortuna che non ci ho mai messo piede… 😉
    comunque, per quanto mi riguarda, preferisco lo “scanantoio” alle adulazioni smielate che poco aggiungono a ciò che già c’è e molto tolgono a quel che veramente è! Ma, come ha già detto qualcuno, così è… se vi pare!
    A presto e buona settimana a tutti voi.
    Ciao, Lucia

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