Ai Mondiali per trapiantati anche 5 atleti sardi

Atleti sardi trapiantati

Atleti sardi trapiantatiDal 25 giugno al 2 luglio 2017 si svolgerà a Malaga, in Spagna, la XXI edizione dei Giochi mondiali per trapiantati (World transplant games – WTG). Durante la manifestazione, atleti provenienti da tutto il mondo si cimenteranno in varie discipline sportive con l’obiettivo comune non di vincere (anche se a nessuno dispiacerebbe) bensì di promuovere la donazione e ringraziare chi ha permesso loro di ricominciare a vivere. Parteciperanno ai Mondiali anche cinque atleti sardi: Walter Uccheddu, socio dell’Asnet, e quattro trapiantati soci della Prometeo AITF Onlus (Stefano Caredda, Giovanni Fadda, Paolo Perra ed Enrico Pitzalis).

Il ciclista Walter Uccheddu è nato a San Gavino nel 1971 e ha già collezionato oltre 200 trofei nazionali e internazionali. Nel 1994, a causa della malattia renale, ha dovuto abbandonare l’attività agonista e ha ripreso ad allenarsi regolarmente nel 2011, dopo aver iniziato la dialisi. Nel 2016 ha ricevuto un rene nuovo, trapiantatogli dal Dr. Mauro Frongia del “G. Brotzu” di Cagliari. Grazie all’Asnet ha cominciato a gareggiare nelle competizioni per atleti dializzati e trapiantati collezionando diverse vittorie, cui poi se ne sono aggiunte altre in gare non riservate a tali categorie di atleti: «Questa è senza dubbi la mia vittoria più bella. Ho vinto due volte, la prima contro il tabù che chi sta male è perduto, la seconda per garantire che i sacrifici fatti ripagano sempre», commenta. Nel 2015 ha stabilito il record del mondo dell’ora su pista per la categoria dializzati (41,907 km) e quest’anno per la categoria trapiantati (43,3409 km).

Stefano Caredda è nato nel 1968 a Settimo San Pietro dove tutt’ora vive e ha sempre praticato attività sportiva a livello dilettantistico. Nel 2008 è arrivato un nuovo fegato e, a seguire, sono arrivate pure numerose medaglie ottenute in gare ciclistiche nazionali e internazionali per trapiantati. Ai WTG parteciperà ovviamente alle gare ciclistiche e questo è il suo messaggio prima della partenza: «Queste imprese sono state possibili grazie al “DONO”, un generoso gesto che ha permesso a me e tanti altri come me di continuare a vivere. Il motore che muove tutto quello che faccio, infatti, è la personale necessità di ringraziare tutte le famiglie dei donatori, gli operatori sanitari, i familiari e gli amici che hanno permesso che tutto questo si potesse realizzare. Mi auguro, inoltre, che tutto ciò che faccio possa aiutare chi, come me, si è ritrovato proiettato in una realtà scandita dalla malattia, che sembra non possa lasciar spazio alla speranza ma che invece, proprio grazie alla donazione, può subire una svolta importante e portare a realizzare ciò che può sembrare impossibile.»

Giovanni Fadda è nato a Iglesias nel 1951 e vive a Cagliari. Nel 2003 è arrivato per lui un nuovo fegato che gli è stato trapiantato al Policlinico di Padova dal Prof. Umberto Cillo. Tra i fondatori della Prometeo sport, ora gioca a calcio e 2 o 3 volte la settimana fa 10 km di corsa a piedi. Ha già partecipato a competizioni nazionali per trapiantati e a Malaga si cimenterà con la corsa a piedi (5.000 m) e la bici (cronometro 5 km e gara su strada 30 km).

Paolo Perra è nato a Sinnai nel 1965 e vive a Settimo San Pietro. È stato trapiantato di fegato al “G. Brotzu” di Cagliari dal Dr. Fausto Zamboni nel 2011, a causa di una epatite C che era sfociata in un epatocarcinoma e che, dopo il trapianto, è stata curata con i nuovi farmaci. Grazie alla Prometeo AITF Onlus, ha iniziato a praticare regolarmente attività sportiva, in particolare calcio a cinque e ciclismo. A Malaga gareggerà in quest’ultima disciplina (cronometro 5 km e gara su strada 30 km) e nel petanque.

Enrico Pitzalis è nato a Cagliari nel 1978 e vive a Settimo San Pietro. Trapiantato di rene al “G. Brotzu” di Cagliari dal Dr. Mauro Frongia nel 2007, ha sempre praticato calcio, abbandonato solo negli anni in cui ha dovuto sottoporsi a dialisi. Ai WTG di Malaga parteciperà in tre discipline: bici (cronometro 5 km e gara su strada 30 km), petanque e tennis tavolo.

Gli atleti saranno accompagnati in Spagna dai presidenti delle loro associazioni: Giuseppe Canu per l’Asnet e Giuseppe Argiolas per la Prometeo. Questo il commento di Argiolas prima della partenza: «I trapiantati che partecipano ai Giochi mondiali con i colori dell’Italia non gareggiano soli ma con una persona che li segue in ogni momento della loro vita: il loro donatore. Grazie a lui o a lei e grazie all’indispensabile contributo di tanti uomini  e donne della Sanità pubblica possono continuare a vivere e ora possono confrontarsi con altri trapiantati provenienti da 5 continenti. Oltre a donatori, loro familiari e operatori sanitari, ringraziamo pure enti pubblici, aziende e altri soggetti privati che, con il loro sostegno economico, ci hanno permesso di affrontare le spese per questa trasferta.» Come previsto dal protocollo sanitario dei WTG, tutti gli atleti trapiantati hanno superato positivamente le visite medico-sportive; sono, inoltre, stati visitati e autorizzati a partecipare a questa competizione sportiva dai medici che li seguono nel follow-up del post-trapianto. Le due associazioni rivolgono, pertanto, un ringraziamento particolare ai medici dell’ospedale “G. Brotzu” e, per Giovanni Fadda, dell’azienda ospedaliera di Padova.

 

Fonte Ufficio stampa Prometeo AITF Onlus e  Asnet

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